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Venerdì sera gli spettatori in piazza del Plebiscito e quelli di Raiuno non vedranno soltanto me e i miei illustri «friends» (mi sa che ormai sapete chi sono, vero? lo spot Rai ha fatto qualche nome) ma anche dei filmati: per raccontare la mia storia, per ricordare qualche amico che non c'è più, ma soprattutto per lanciare l'iniziativa del numero solidale. La lancio qui, spero mi siate vicini, anzi siate vicini ai rifugiati ucraini attraverso il numero solidale: chiamando al 45592, da oggi al 20 giugno, si contribuirà alla raccolta fondi per il Santobono Pausilipon, che ha attivato un corridoio umanitario in Ucraina.
La lancio qui perché ci tengo, ho persino presentato l'iniziativa a Papa Francesco, che mi ha accolto con uno di quei suoi sorrisi disarmanti, che fanno bene al cuore.
Con il mio arrangiatore Adriano Pennino stiamo mettendo in piedi la scaletta, trent'anni di canzoni sono difficili da raccontare: quali pezzi mettere in scaletta? Quali, invece, scartare? Qualche medley mi permetterà di fare qualche brano in più, ma io davvero starei lì tutta la notte a cantarle le mie canzoni, tutte in fila, dalla prima all'ultima, dalla più famosa a quella che ho dimenticato persino io. Ma non si può, mi dicono, a una certa ora bisogna spegnere la piazza, c'è chi deve dormire, chi deve andare a lavorare la mattina presto, l'indomani. Per fortuna che c'è il concerto bis di sabato 18, se luci e telecamere la sera prima si spegneranno a tempo debito, il giorno dopo potrò recuperare qualche pezzo che non ho fatto in tempo a mettere in scaletta. A proposito, è rimasto qualche biglietto ancora disponibile, affrettatevi prima che anche il secondo show diventi sold out. Comunque siamo a -6, il countdown continua.
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