Via Crucis, via della Croce. E la Croce è il simbolo distintivo dei cristiani da sempre. Oggi più che mai torna ad essere simbolo di martirio e di sofferenza. Rai...
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Ma la Croce è anche simbolo di riconciliazione. Dopo gli attentati di Parigi c'è chi, pur colpito, ha trovato la forza e la fede per perdonare. E si può perdonare chi ti ha ucciso un amico o la fidanzata durante un concerto in un venerdì sera? Come dover spiegare a tuo figlio che la baby-sitter, italiana, che tanto amava non verrà più perché è morta durante un attentato terroristico? Nonostante la laicità della nazione, mai come in questo periodo, in Francia, il concetto di perdono è molto dibattuto. E l'esercito pacifico di cattolici fa sentire la propria voce anche grazie alla tecnologia: app per smartphone sono state lanciate per pregare insieme o per avvicinarsi alla confessione, come spiega nel servizio Stefano Ziantoni. E Riconciliazione vuol dire anche fare e costruire la pace. È quello che fa, da decenni, la comunità di S. Egidio in Africa - ne parla nello speciale il Presidente Marco Impagliazzo - dove opera per porre fine a guerre armate e dove promuove programmi di prevenzione dell'Aids e di registrazione anagrafica di minori. La Croce è, poi, soprattutto simbolo di Resurrezione per chi sta al chiuso di una cella di clausura, ma è in sintonia con il mondo, grazie a Facebook e Whatsapp, come le dodici clarisse napoletane delle «Trentatré». Nei vicoli dell'antica città dal 1585, qui si subisce «l'agguato del Signore» - come spiega suor Rosa Lupoli. E c'è chi, pur non credente, come lo scrittore Erri De Luca, non smette mai di interrogarsi e confrontarsi con quel Mistero. «Quando è sul palo del supplizio Gesù dice: perdona loro», e Lui? Lui ha già perdonato. Ma il perdono di Dio - dice lo scrittore nello speciale - interviene solo quando c'è la voce a chiederlo, e così attraverso quelle parole, quella richiesta di perdono, quel palo dell'infamia diventa un altare. Quella che era un'esposizione vergognosa viene trasformata in un trampolino di lancio della Resurrezione«.
Chiude lo speciale, dopo un servizio sul significato della Croce nella storia dei Giubilei della Chiesa Cattolica, la grande Croce voluta dal Papa in Messico a Ciudad Juarez, al confine con gli Stati Uniti, laddove i messicani tentano di fuggire per sottrarsi alla miseria, alla violenza, alla corruzione, al narcotraffico.
Il Mattino