Nicoletti: «Più spazi per la ricerca e sinergie internazionali»

Nicoletti: «Più spazi per la ricerca e sinergie internazionali»
Con il 97 per cento delle preferenze Gianfranco Nicoletti è stato eletto rettore dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli. «Un risultato -...

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Con il 97 per cento delle preferenze Gianfranco Nicoletti è stato eletto rettore dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli. «Un risultato - sottolinea lo stesso Nicoletti - conseguito da tutto l'Ateneo. Un Ateneo che ha fatto passi da gigante, moltiplicando anche la capacità di occupazione. Nell'ultima valutazione degli atenei italiani inoltre è risultato primo del Meridione e secondo nel centro-sud Italia».


Professore Nicoletti, quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine?
«Il primo è il Palazzetto della ricerca, un posto che immagino di costruire a Caserta. Vorrei che fosse di supporto alla ricerca in modo adeguato e autonomo. Avrà un suo presidente, un suo cda e potrà individuare autonomamente i bandi ai quali partecipare. Un altro progetto cui tengo molto è la realizzazione degli alloggi per gli studenti e dei visiting professors, in modo da creare sempre più uno spirito di corpo e aggregazione. Se riuscirò a realizzare tutto questo e mantenere tutto ciò che il professore Giuseppe Paolisso ha realizzato durante il suo mandato, già sarà un grande successo».

Altre sfide?
«Penso alla digitalizzazione, ma soprattutto mi pongo degli obiettivi che siano raggiungibili e misurabili. Sono anche aperto a nuove opportunità, se dovessi riconoscere qualcosa di interessante tra le proposte che mi verranno fatte, sarò felice di poter cogliere anche altre idee».

Sul fronte dell'internazionalizzazione?
«Proseguirò certamente quello che è stato iniziato dal professore Paolisso: lauree a titolo doppio, con mobilità strutturata con importanti Università europee ed extra europee. Aumento dei corsi di laurea e master internazionali svolti interamente in lingua inglese, cui darò maggiore impulso».

Come definisce il tempo?

«Ho sempre lavorato molto rapidamente e senza porre barriere con gli interlocutori. Vorrei che anche gli altri lavorassero così, nell'interesse della crescita dell'Ateneo. Un grazie anche e soprattutto va al professore Giuseppe Paolisso, ribadisco, che, con lungimiranza, ha gettato le basi di un Ateneo che potrà diventare competitivo a livello europeo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino