Lauro, la «nave volante» è un sogno già possibile

Lauro, la «nave volante» è un sogno già possibile
Passione e visione. Due parole ma soprattutto due concetti che hanno animato la relazione dell’imprenditore Salvatore Lauro agli studenti dell’istituto nautico Duca...

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Passione e visione. Due parole ma soprattutto due concetti che hanno animato la relazione dell’imprenditore Salvatore Lauro agli studenti dell’istituto nautico Duca degli Abruzzi di Bagnoli. Ancora una volta, con l’entusiasmo di sempre, il vertice della holding Lauro.it è “salito in cattedra” per una lezione molto coinvolgente di “Studiare l’impresa, l’impresa di Studiare”, l’iniziativa realizzata da Unione Industriali di Napoli (presente a scuola Bruno Bisogni dell’Ufficio Comunicazione), Ufficio scolastico regionale e quotidiano Il Mattino, che mira a fornire ai ragazzi una prima conoscenza del mondo del lavoro. Ad accogliere l’armatore Salvatore Lauro la preside Antonietta Prudente con la docente referente Maria Laura Cicala e altri professori. 

«Il mare divide le terre ma unisce gli uomini, è una valida alternativa al trasporto su strada, sui binari e in aereo che va maggiormente incentivata. Si tratta di una risorsa anche lavorativa per voi ragazzi, dà grandi soddisfazioni purché si abbia una visione oltre che grande passione. La mia qual è stata? Sicuramente riuscire a guardare oltre, verso le potenzialità del comparto inteso a tutto campo. Penso all’alta velocità, il mio grande sogno, così come all’evoluzione tecnologica,alle basse emissioni o ancora ai servizi da fornire anche sulla terraferma e non solo durante la navigazione. Sono questi i settori su cui pongo costante attenzione e su cui investo, con l’aiuto dei miei dipendenti perché è la squadra a fare grande il gruppo lavorativo. Credo molto nei giovani, le mie figlie Mariasole e Mariaceleste sono ai vertici dell’azienda e lavorano tanto con le start up che aprono nuovi orizzonti a servizio della comunità», ha spiegato il presidente Lauro agli studenti della 4B capitani (conduzione del mezzo navale). Il legame tra presente e passato è stato messo in luce nell’esposizione di un altro esperto del gruppo Lauro, il direttore di macchina Gennaro Manfredi che dopo aver illustrato la sua giornata tipo in cantiere - sempre in collegamento con i diversi mezzi veloci - ha ricordato che «accanto alle innovazioni tecnologiche che consentono di sveltire alcuni processi e migliorarli in termini di sicurezza, occorre sempre avere buone basi formative, saper consultare le carte nautiche o avvalersi del sestante. Insomma tradizione e innovazione vanno sempre a braccetto, anche e soprattutto per mare». 

Dalla storia della holding - iniziata con suo padre Agostino che nel 1944 a bordo della Freccia del Golfo diede inizio ai collegamenti tra le isole e Napoli – ai mezzi del futuro, ibridi, fino al “sogno nel cassetto”, lo Swing che tra pochi mesi sarà pronto a essere testato in Corea dai tecnici di Lauro e che, molto più simile a un piccolo aeroplano che a una imbarcazione, consentirà di toccare i 180 km orari viaggiando “sospeso” sull’acqua a tre metri d’altezza: il presidente Lauro ha coinvolto i ragazzi soffermandosi soprattutto su questa novità che ha incuriosito non poco studenti e docenti del Nautico. E poi il concetto di “rete”, intesa non solo come collegamento tra personale di terra e mare attraverso potenti dispositivi intranet o wifi, ma anche come occasione per fornire nuovi servizi. «Oggi attraverso quello che definiamo il nostro ‘cruscotto 4.0’ possiamo in tempo reale comunicare e venire a conoscenza di ciò che accade e ciò che occorre sui diversi mezzi. Una innovazione di non poco conto. Allo stesso modo grazie allo sviluppo delle reti e delle innovazioni vogliamo offrire sempre nuove opportunità ai nostri clienti. Un esempio? Attraverso il metaverso stiamo sviluppando una tecnologia che ci consentirà di lanciare il bagno “virtuale” nella Grotta Azzurra di Capri», conclude Lauro. Ed è qui che visione e passione trovano la loro massima espressione.

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Il Mattino