Napoli Racing Show, intervista al presidente dell'Aci Sport Marco Rogano «È tutto pronto, piloti in arrivo e 12 ore di diretta tv»

«Lavoreriamo anche per portare a Napoli negli anni prossimi i campioni di rally, come Crugnola, Basso o Campedelli»

Marco Rogano
«Non vedo l'ora di assistere all'evento, sarà unico», esordisce Marco Rogano. Lui è il presidente nazionale dell'Aci Sport e arriverà...

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«Non vedo l'ora di assistere all'evento, sarà unico», esordisce Marco Rogano. Lui è il presidente nazionale dell'Aci Sport e arriverà in città dopodomani sera. Il suo ente ha collaborato alla messa in piedi della Napoli Racing Show (che trasformerà via Caracciolo in un circuito da venerdì a domenica) assieme ad altre partnership di peso, che hanno affiancato l'associazione Napoli Racing Show presieduta da Enzo Rivellini (Ministero dei Trasporti, Aci, Autorità Portuale, Asl Napoli 1, Tennis Club Napoli, Unione Industriali, Anpal, Casco Azzurro, Comune, Università Vanvitelli. E partner privati come la Coldiretti, Sky, Epm, Autorally, Farina, Adler, Fiven, Banca Bcc, A e C Motors, Red, Unmanned4you e Radio Kiss Kiss). «Abbiamo sposato subito la scelta di Napoli per l'evento - spiega Rogano - Il panorama è unico, ed è la prima volta per il motorismo italiano che si corre sul lungomare. La tipologia delle gare che andranno in scena in via Caracciolo, cioè la Formula Challenge, consiste in una competizione a inseguimento. Per intenderci, stiamo parlando della stessa tipologia di gara che si faceva al trofeo Bettega del Motor-Show di Bologna». 

Intanto, alla kermesse è prevista la presenza di ospiti di primo piano: politici, attori e naturalmente piloti. Napoli può ambire a competere con Monte Carlo?
«Mi augurerei la nascita di un circuito vero e proprio a Napoli, ma questa è una decisione che passa dalla politica. Ci aspettiamo in ogni caso un'accoglienza calorosa. Il pubblico sicuramente non mancherà dal momento che per questa prima edizione non esiste un ticket d'ingresso al villaggio».

Si aspetta molta affluenza?
«Ci sarà naturalmente un controllo del numero degli accessi da parte della commissione di vigilanza. Ma l'organizzazione sta pensando all'installazione di monitor, così da consentire a tutti gli appassionati di assistere all'evento».

E poi c'è la copertura televisiva.
«Certo. Tra sabato e domenica ci saranno 12 ore di diretta tv, su Aci Sport, canale 228 di Sky, e sul 52 con il decoder tv-sat. Ovviamente, se l'organizzazione della Napoli Racing Show lo vorrà, potremo mettere il segnale a disposizione delle emittenti locali».

Napoli, secondo lei, ha ritrovato il suo Gran Premio?
«Ci stiamo lavorando. La gara di Posillipo, per com'era concepita, oggi non avrebbe i permessi. Di sicuro però, grazie alla Napoli Racing Show, la passione per il motorismo si riaccende e questo è un fatto di grande rilevanza. Credo che questo evento abbia reso il 2024 una sorta di anno zero per i motori a Napoli. Nel corso del weekend imminente dovranno essere sperimentate tante cose, anche a livello organizzativo. In ogni caso, per l'anno prossimo lavoreremo per un arricchimento della manifestazione».

In che modo?
«Puntiamo a invitare piloti che abbiano vinto tornei internazionali, per esempio. Senza nulla togliere ai piloti che parteciperanno a questa prima edizione, che sono di primissimo livello».

Insomma, di sicuro la Napoli Racing Show vedrà la luce anche nel 2025?


«Intanto passiamo il weekend. Questo evento richiede risorse importanti. Lavoreremo per portare a Napoli negli anni prossimi i campioni di rally, come Crugnola, Basso o Campedelli. Tutte le manifestazioni, al primo anno, sono un banco prova. Arrivo giovedì sera, mi aspetto di passare giornate ricche di entusiasmo e passione per i motori».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino