Oncologia, linea diretta al telefono e in reparto

Oncologia, linea diretta al telefono e in reparto
Non solo curare, ma anche «prendersi cura». Sembra una differenza puramente semantica, ma non lo è. È anzi il valore più importante che Gaetano...

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Non solo curare, ma anche «prendersi cura». Sembra una differenza puramente semantica, ma non lo è. È anzi il valore più importante che Gaetano Facchini, direttore di Oncologia medica dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, ha portato con sé il giorno in cui ha preso servizio. Una visione del servizio sanitario pubblico che merita di essere raccontata, perché dimostra come il governo clinico di un reparto possa cambiare in meglio la vita di chi si trova a dover combattere una malattia, tanto più se si tratta di una patologia oncologica.

Facchini è arrivato al Santa Marie delle Grazie domenica 16 febbraio, di lì a poco l'Italia, prima in Europa, sarebbe entrata nell'incubo del Covid. Ambizioso l'obiettivo: creare una squadra di lavoro costituita da giovani medici, infermieri e operatori socio-sanitari (39 anni l'età media) che avessero come scopo comune quello di prendersi cura dei pazienti a 360 gradi, e di farlo nonostante il Covid.

«Il virus ci ha messo a dura prova, ma con il sostegno costante della direzione strategica dell'Asl Napoli 2 Nord, che ha anche portato avanti nuove assunzioni, siamo riusciti a superare gli ostacoli. Ci sono ancora aspetti che possiamo migliorare, ma tutto il mio team ha voglia di portare altre innovazioni e di cambiare in meglio la vita di quanti scelgono la nostra struttura per affrontare la malattia».

Proprio la preparazione di Facchini sul piano della gestione e del governo clinico della salute ha consentito di rivoluzionare la divisione di oncologia nel rispetto di un principio tanto semplice quanto chiaro: non basta erogare le migliori terapie, bisogna sostenere ogni aspetto della malattia, sotto il profilo sanitario, psicologico e organizzativo.

«Per curare il cancro - ricorda Facchini - c'è bisogno di un team che si occupi non solo del paziente, ma anche di molti aspetti pratici che possono incidere sulla sua vita e su quella della sua famiglia». Così è nato il primo obiettivo: attesa zero. Ormai da un anno la divisione di oncologia medica dell'ospedale Santa Maria delle Grazie costruisce l'attività attorno ai bisogni del paziente. Ogni giorno il team di oncologi, infermieri e operatori sociosanitari prepara e organizza al meglio le visite e le terapie del giorno successivo. I medici valutano gli aspetti clinici e di laboratorio, la caposala (di concerto con la farmacia) stabilisce poi l'orario di ingresso e la suddivisione dei turni di somministrazione dei chemioterapici.

Un coordinamento integrato che genera un percorso capace di evitare sprechi di tempo e di risorse. Ogni paziente ha un suo appuntamento a orario, con la massima precisione e non secondo il criterio, purtroppo molto diffuso, del «chi prima arriva». Una volta in reparto il percorso è già pronto, sia che si tratti di un prelievo, di una visita, di un trattamento chemioterapico, immunoterapico o con farmaci orali a bersaglio molecolare. Anche i farmaci chemioterapici o immunoterapici vengono preparati raggruppando categorie di pazienti «affini» per esigenze cliniche, così che non ci sia alcuno spreco di farmaci, che peraltro sono molto costosi. Già tutto questo basterebbe a collocare la divisione diretta da Facchini tra le migliori, ma c'è di più. Ai pazienti sono dedicati due numeri di cellulare aziendale, nella convinzione che una comunicazione semplice, efficace e pertinente sia parte integrante della terapia. Uno dei numeri, affidato alla caposala, serve per risolvere ogni problema «logistico»: un appuntamento da spostare, un certificato medico e così via. L'altro numero, al quale risponde sempre un oncologo dedicato, serve invece per affrontare tempestivamente ogni difficoltà medica.

«Questo ci consente di essere sempre al fianco dei nostri pazienti, senza che debbano scervellarsi per trovare, anche impropriamente, un numero privato del proprio medico», chiarisce il primario. «Chi risponde ha immediatamente a disposizione sul proprio pc tutta la documentazione medica aggiornata in tempo reale del paziente che sta chiamando e quindi può offrire risposte date con cognizione di causa».

Così, in controtendenza rispetto all'emergenza sanitaria, il dipartimento del Santa Maria delle Grazie ha visto nel 2020 aumentare del 30% circa il numero delle chemioterapie erogate e di oltre il 100% il numero delle visite rispetto al 2019. Dimostrazione che il servizio pubblico, con capacità di management e un team di qualità, può offrire un'assistenza d'eccellenza.

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Il Mattino