Ora la cura deve essere al passo con i tempi

Ora la cura deve essere al passo con i tempi
La lotta alle fake news è ancora inefficace. Occorre fare di più, adottare una strategia nuova, adatta ai tempi, più concreta e meno teorica. E, soprattutto,...

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La lotta alle fake news è ancora inefficace. Occorre fare di più, adottare una strategia nuova, adatta ai tempi, più concreta e meno teorica. E, soprattutto, bisogna promuovere sinergie tra istituzioni ed esperti. Ne è convinto Andrea Barchiesi, fondatore e ceo di Reputation Manager che, per spiegarne le ragioni, parte da un interrogativo: «Dove nasce, cresce e muta la nostra percezione del vero e del falso?» E rilancia: «Nel data space, lo spazio di dati, contenuti, conversazioni a cui siamo quotidianamente e costantemente esposti. Tutto coesiste nello stesso istante in modo permanente: i progressi della campagna vaccinale e i casi avversi, i commenti dei no vax e quelli degli esperti spesso in contraddizione tra loro e con loro stessi nel tempo - le posizioni della politica e quelle della scienza». La pandemia, dunque, è un caso emblematico di questo sistema, «che produce infodemia e che condiziona fortemente la formazione della nostra percezione degli eventi». Si tratta di «uno scenario estremamente complesso in cui è essenziale saper discernere tra le varie forme di falso per delineare una soluzione di analisi e contrasto diretto che le comprenda tutte».

Ma, insiste Barchiesi, «per definire le caratteristiche peculiari di questo mondo, è essenziale un approccio realmente digitale e una capacità tecnologica». La soluzione può arrivare solo nella sinergia tra diversi campi: «Normativo, legislativo, tecnologico, istituzionale, relazionale», aggiunge.

La Fondazione Mesit si muove, per prima: è pronta, a ottobre, a istituire un tavolo di lavoro «con l'obiettivo di sviluppare e attuare una nuova visione e un nuovo approccio digitale di contrasto alle fake news che possa essere fruibile da tutti i cittadini italiani».
 

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Il Mattino