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Spesso si parla di psoriasi senza considerare che la malattia, nelle sua forma lieve o moderata, colpisce un numero impressionante di persone. Sara Cacciapuoti, specialista in Dermatologia e Venereologia, spiega che «la forma lieve-moderata interessa meno del 10 per cento della superficie corporea ed è controllata con successo dalla terapia locale. In Campania la prevalenza è del 3,7, leggermente superiore alla media nazionale con circa 170 mila persone con psoriasi, delle quali circa il 75 per cento con la forma lieve-moderata; negli ambulatori di secondo livello della Federico II ogni anno vengono effettuate oltre 4.000 visite per psoriasi».
Cacciapuoti, che è anche dottoranda di ricerca in Medicina clinica e sperimentale presso il Dipartimento di Medicina clinica e Chirurgia della Federico II (sezione di Dermatologia diretta dalla Gabriella Fabbrocini) spiega poi quali sono i trattamenti efficaci per la psoriasi lieve-moderata. «Generalmente la si affronta con trattamenti topici.
Quali passi in avanti sono stati fatti?
«Per la forma lieve-moderata, l'introduzione di un nuovo prodotto in schiuma spray a base di calcipotriolo-betametasone ha contribuito a cambiare radicalmente la gestione della patologia. Questa schiuma unisce efficacia e rapidità di azione sulle lesioni della psoriasi. Con un elevato profilo di tollerabilità, e quindi di sicurezza. Già dopo una settimana si hanno risultati importanti. Dati sulla preferenza del paziente emersi da uno studio di confronto verso l'associazione in formulazione in gel, indicano che una maggiore percentuale di pazienti trattati con l'associazione in schiuma l'ha definita più efficace, più facile da applicare, più tollerabile ed in generale preferita».
Quale l'impatto sulla vita dei pazienti?
«La facilità di applicazione e la comodità di una unica applicazione giornaliera rendono più facile la gestione quotidiana della patologia psoriasica da parte del paziente. Inoltre, la rapidità d'azione del farmaco consente di vedere risultati già in una settimana e questo dà al paziente fiducia e motivazione a proseguire il trattamento. Tutto questo ha ripercussioni positive». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino