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La prima cosa da fare è definire nella sua interezza e complessità il concetto di attività imprenditoriale, perché se si pensa solo alla creazione di un prodotto e alla sua immissione nel mercato siamo fuori pista. Comincia con questa importante premessa l’incontro fra lo staff della Q8 e gli alunni di quinta E del Polo Tecnico Statale Fermi-Gadda di Napoli. La linea guida Q8 è ricordata dal manager dell’Hub Marco Cappuccio: fare impresa in ambito energetico in modo sostenibile, creando valore per il territorio. E quindi «essere un energy player che garantisce la mobilità sostenibile e smart per persone e merci grazie a servizi integrati ed elevata digitalizzazione».
Attività gestite con un particolare focus su salute, sicurezza, security, ambiente e qualità dei processi. Q8 si è dotata di un Sistema di Gestione Integrato denominato Business Management System (BMS) e di una Policy BMS dove sono declinati i principi da rispettare. E un obiettivo ambizioso: ridurre progressivamente l’impatto ambientale. Come? È evidente che è necessaria una programmazione che preveda interventi su diversi fronti come sviluppare nuovi business e investire in energie alternative. I tempi? Raggiungere entro il 2035 il net punto zero per le emissioni di scope 1 e 2, ovvero le emissioni dirette e indirette generate dai propri consumi energetici.
La struttura
Ma andiamo a fare conoscenza con le strutture che fanno parte del patrimonio Q8, soprattutto con l’Hub logistico di cui l’ingegnere Domenico Esposito è responsabile delle operazioni.
E nella città partenopea si fa carico del servizio di raccolta dei rifiuti liquidi dalle navi che poi vengono trattati presso gli impianti della Q8. E non mancano i primati per l’Hub Q8 di Napoli: 100% del gasolio per uso autotrazione miscelato con biocarburanti da scarti di origine vegetale; 26 pensiline di carico automatizzate e multiprodotto per il carico delle autobotti. Oltre 50 le aziende dell’indotto. E possiamo aggiungere anche 600 lavoratori fra diretti e indiretti.
Ma quale percorso fanno questi prodotti energetici prima di arrivare a un distributore o a un’altra destinazione? Bisogna partire dalla darsena petroli nel porto di Napoli dove fanno scalo più di cento navi all’anno per oltre tre miliardi di litri prodotti e dove Q8 è unico responsabile dell’operatività, della Safety&Security dell’intera darsena. Una parte viene utilizzata sul posto per il trasporto di navi, traghetti e aliscafi, il resto arriva nei depositi per lo stoccaggio e la caricazione dei prodotti.
La forza di Q8 del sito napoletano? L’ingegnere Luca Surace, responsabile servizio prevenzione e protezione, fa rilevare che sono quattro le tematiche che costituiscono il filo portante della filosofia dell’azienda: tecnologie innovative, automazione, controlli costanti per la sicurezza, tutela ambientale. E con l’adesione a certificazioni internazionali indipendenti.
Le linee
Qualche esempio: l’oleodotto, costituito da 27 linee è dotato di un sistema antincendio automatizzato, costantemente monitorato attraverso un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso. Ma è tutto il processo, a cominciare dalla discarica nave, che viene sorvegliato in tempo reale da due control room con i sistemi più avanzati. Gli alunni del Fermi-Gadda guardano con grande attenzione le immagini che scorrono sul telone e che evidenziano la complessità di ingranaggi che consentono non solo sicurezza ma anche una totale efficienza.
Va da sé che dietro tutta questa straordinaria strumentazione, che permette di lavorare con tutte le forme di garanzia possibili, c’è la competenza delle persone che lavorano alla Q8. Quella che Libera D’Angelo, dell’Unione Industriali di Napoli, ricorda con forza agli studenti se vogliono lanciarsi con successo nel mercato del lavoro.
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