Narrare la malattia può aiutare a guarire

La medicina è anche narrazione, ascolto e condivisione

Narrare la malattia può aiutare a guarire
Sbaglia chi pensa che la medicina sia solo analisi di referti e valutazione dei sintomi. La medicina, quella autentica, è ascolto, condivisione ed empatia. La medicina...

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Sbaglia chi pensa che la medicina sia solo analisi di referti e valutazione dei sintomi. La medicina, quella autentica, è ascolto, condivisione ed empatia. La medicina è anche narrazione, perché non solo le parole hanno in sé il potere di curare e sono una parte importante della diagnosi. Per comprenderlo è importante riscoprire quella che la comunità scientifica definisce «narrative-based medicine», ovvero la medicina basata sulla narrazione. La medicina narrativa non è tanto un insieme di tecniche, ma un cambio di paradigma nell'approccio alle cure, che consiste nella possibilità di esplorare, attraverso il racconto sia dei medici, sia dei pazienti, l'esperienza individuale della malattia.

Questo approccio s'incentra quindi su un dialogo nuovo tra medico e paziente, attraverso colloqui liberi, ma anche libri o racconti che consentano a entrambi di condividere le attività di base del «fare medicina», ovvero la diagnosi e la cura. Raccontare la propria esperienza, che sia di cura o di malattia, attraverso la narrazione permette al medico di individuare elementi più precisi, che non emergono nel corso di una normale anamnesi strutturata, e al paziente di metabolizzare meglio il percorso. Serve dunque rinsaldare l'alleanza terapeutica tra paziente e medico. Per il primo, nella comprensione della difficoltà, spesso drammatica, del prendersi cura; per l'altro, nel perenne tentativo di onorare il giuramento di Ippocrate. Citando Antonio Cardarelli: «Mi resi conto di una cosa: noi siamo medici perché abbiamo un desiderio innato di aiutare il prossimo». 

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Il Mattino