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Le professioni nel mondo dell'Information Technology e le tante opportunità che vengono da un'azienda importante come Accenture, leader nel mondo e con una consolidata presenza in Italia che diversi anni fa ha investito a Napoli facendo del capoluogo partenopeo un importante punto di riferimento nel settore e aprendo la strada ad altre aziende che ne hanno seguito l'esempio. Questi e molti altri i temi affrontati durante il secondo incontro tra i manager della società con sede al Centro Direzionale e gli studenti dell'ITI Galileo Ferraris di Scampia, che come il precedente si è rivelato proficuo e ricco di spunti. Un confronto ampio che ha visto i ragazzi estremamente interessati agli interventi dei rappresentanti di Accenture, con domande sul lavoro, la formazione, gli studi da intraprendere, le prospettive future. Per Accenture erano presenti, oltre a Stefano Martino, responsabile di una delle Business Unit in cui è organizzata la sede di Napoli, anche Mariano Sacchettino, Umberto Panico, Veronica De Vico, Valentina Russo. Ognuno di loro ha delineato le varie professioni all'interno di Accenture e quindi le varie opportunità.
Mariano Sacchettino e Umberto Panico sono partiti dalla figura del software engineer, evoluzione della figura del programmatore. Si è discusso con loro di linguaggi di programmazione, di soft e hard skills, degli sviluppi custom o di quelli su piattaforme di mercato, quali SAP.
Dopo le relazioni, un gioco interattivo per misurare l'attenzione degli studenti sui concetti espressi, e poi via alle domande. Sono stati decine i quesiti posti dai ragazzi del Galileo Ferraris. Sono intervenuti in particolare Francesco Ruocco, Francesco Matassa, Raffaele D'Arbitrio, Carmine Spiezia, Francesco Paolo Buonocore, Anna Giordano, Carmine Di Vaia, Pasquale Cuccurullo, con domande sul lavoro, il futuro, la preparazione migliore per essere rilevanti e avere successo. Tante le domande anche sulla formazione: «Accenture è alla ricerca continua di nuovi talenti e assume ogni anno migliaia di persone in Italia; nel suo approccio verso il talento punta sulla formazione continua e su una continua crescita delle competenze ritenute oggi più strategiche», la risposta. I manager hanno poi discusso con i ragazzi anche di pandemia e smart working: «Un ambiente di lavoro è uno spazio sia fisico che sociale. Quello fisico in Accenture è molto curato e rappresenta un'eccellenza ma quello sociale è altrettanto considerato, poiché noi teniamo moltissimo al benessere e alla qualità della vita di chi lavora, ma anche all'arricchimento che solo i rapporti interpersonali possono favorire. In questa ottica possiamo dire certamente che lo smart working ha portato anche dei vantaggi in termini di flessibilità e bilanciamento, ribadendo allo stesso tempo l'importanza di organizzare momenti di confronto in presenza tra i diversi membri di un team, seppur con modalità diverse da prima». Altre domande, poi, sui linguaggi di programmazione: in questo caso gli studenti hanno dimostrato di avere buone conoscenze della materia, meritandosi i complimenti dei manager di Accenture.
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