Avio Aero, la cittadella dei «giganti» del cielo

Avio Aero, la cittadella dei «giganti» del cielo
L'impatto è di quelli forti: ti colpisce la vastità dell'area, quasi una cittadella con camminamenti che ti portano nei diversi ambienti dove si producono...

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L'impatto è di quelli forti: ti colpisce la vastità dell'area, quasi una cittadella con camminamenti che ti portano nei diversi ambienti dove si producono quei pezzi che consentono agli aerei di solcare con sicurezza i cieli di tutto il mondo. I ragazzi dell'istituto Ferraris di Napoli, che ha aderito al progetto di orientamento al lavoro «Studiare l'impresa, l'impresa di studiare», non nascondono il loro stupore davanti alla grandezza dello stabilimento Avio Aero di Pomigliano d'Arco, centro di eccellenza per la produzione di camere di combustione e di pale turbina, dove si svolge attività di sperimentazione e testing di motori aeronautici nella sala prove più grande d'Europa. Dove ci si occupa della revisione di moduli motore di aerei civili. Dove «il futuro è tutto proiettato su programmi per prodotti di nuova generazione, come il motore Leap» per il quale viene realizzato in esclusiva, si fa rilevare, il combustore con innovativa camera a doppia parete e alcune fasi della lavorazione del GE9X, che sarà montato sul Boeing 777X da 400 posti in funzione a partire dal 2020.


Di stupore in stupore gli studenti sono accompagnati in questa speciale incursione dagli ingegneri Gaetano De Chiara, Francesco Gaudino e Raffaele Cozzolino. E si rendono conto che nella grandezza hanno un forte valore anche le piccole dimensioni quando ci accostiamo alla microforatura per le camere di combustione. I fori? Possono avere anche un diametro di mezzo millimetro. In uno stabilimento come quello di Avio Aero, dunque,è necessario un notevole numero di macchinari per la varietà di processi che vanno realizzati: il prodotto è tale da richiedere diversi tipi di impianti. L'importanza dei trattamenti termici: è necessario garantire alle leghe aeronautiche la resistenza agli stress meccanici e termici e alla corrosione ambientale. La sala prova di sviluppo TJI? Straordinaria per dimensioni e capacità di spinta. Qui si svolgono due tipologie: prove di engineering e di durata, entrambe, si evidenzia, nell'ambito delle attività sperimentali e di sviluppo di nuovi motori per l'aviazione. Con le prime si verificano le soluzioni progettuali innovative che mirano a ottimizzare l'efficienza dei motori, con le seconde si controlla l'affidabilità nel tempo delle innovazioni introdotte. Quanto durano? Anche più di un mese. Nel corso del quale il motore rimane costantemente in funzione così da accumulare diverse ore di attività così come quando è installato sul velivolo.

Durante ogni ciclo, si evidenzia, il motore viene acceso, portato al regime di potenza di decollo e poi a quello di crociera e, quindi, avviene la simulazione della condizione di atterraggio. E i ragazzi possono rendersi conto del numero e della varietà degli strumenti e dei sensori applicati al motore durante il suo funzionamento. Elementi fondamentali per acquisire i dati necessari affinché gli ingegneri, specializzati in diversi campi, dalla meccanica ai materiali di nuova generazione, dall'informatica ai sistemi di controllo, possano valutare la qualità e l'affidabilità dell'innovazione che è stata introdotta.


Ma come si procede all'installazione di un motore per eseguire la prova? Lo stupore continua davanti alle dimensioni della cella, appunto di prova, alta 12 metri. In questa fase si posiziona il motore sul banco spinta. Una struttura che «simula l'ala del velivolo e che consente di misurare la spinta del motore durante il suo funzionamento». E adesso bisogna completare i collegamenti tra il motore e gli impianti della sala prova oltre a quelli di tutti i sensori provenienti dal motore stesso al sistema di controllo e acquisizione dati. Non è ancora finita: per completare questa fase si eseguono tutti i controlli funzionali e di sicurezza. In programma, naturalmente, anche la sala controllo: qui gli studenti trovano l'innovativa consolle di comando con tutti i suoi monitor di nuova generazione e i computer che consente al team dei tecnici di far funzionare il motore in tutte le condizioni previste dalla prova. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino