Formazione permanente, la rivoluzione di Csps

Formazione permanente, la rivoluzione di Csps
C'è un costante lavoro di attenzione alla clientela, che poi è formata per lo più da aziende, oltre che da enti, alla base del successo e dei risultati...

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C'è un costante lavoro di attenzione alla clientela, che poi è formata per lo più da aziende, oltre che da enti, alla base del successo e dei risultati ottenuti da C.S.P.S. (Centro studi per la programmazione e lo sviluppo), che opera dal 1994 nel campo dell'economia applicata allo sviluppo del territorio, con sede operativa a Napoli e uffici a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il dato, insieme a molti altri, è emerso nel corso dell'incontro tra il direttore generale Carmine Ferrentino e gli studenti dell'Ite Enrico Caruso di Napoli, nell'ambito del percorso promosso dall'Unione Industriali di Napoli con Il Mattino. Le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria in atto hanno reso impossibile gli incontri dei ragazzi del Caruso presso una delle due sedi del Centro Studi, eppure attraverso un confronto a distanza è comunque emersa la complessità ma anche il fascino dell'attività del team guidato da Ferrentino. I ragazzi hanno così scoperto che l'attività di Ferrentino si articola fondamentalmente su tre livelli: il contatto con la clientela per coglierne le esigenze, lo studio e l'approfondimento per rimanere sempre aggiornati e, infine, l'elaborazione di soluzioni. Sul primo punto Ferrentino ha spiegato: «Pur nel rispetto delle limitazioni dovute al Covid, non ho mai smesso di fare visita alle aziende, poiché fondamentale il contatto diretto con la clientela e con chi, dentro una struttura produttiva, porta avanti il lavoro: penso all'operaio o al caporeparto». Per ciò che concerne lo studio, invece, il manager di Csps ha sottolineato: «Sulla mia scrivania ci sono sempre i quotidiani di buon mattino. Rappresentano un segnale simbolico: non bisogna mai smettere di informarsi, così come non bisogna mai smettere di dedicarsi alla formazione. La preparazione è fondamentale per fornire risposte alla clientela e stare sempre al passo coi tempi». Per ciò che concerne, invece, l'attività dello staff di C.S.P.S., questa va da gestione dei fondi e assistenza alla clientela, che viene sviluppata soprattutto nella sede di Napoli, fino all'implementazione delle aule virtuali per la formazione, passando per la blockchain, una sorta di registro digitale con voci concatenate tra loro, la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. C.S.P.S. ha, infatti, favorito la nascita di una start-up, la Mediterraneo Lab 4.0, che offre servizi digitali con tecnologie come la blockchain e nella formazione, il welfare, lo smart working.

Nel corso dell'incontro si è anche discusso anche di quanto può essere difficile fare impresa al Sud e a Napoli in particolare. Ferrentino non ha dubbi: «Qualità e serietà non conoscono confini geografici, noi abbiamo clienti e contatti in tutta Italia e riscontri in Svizzera. Non credo che il problema sia il luogo da dove partono i progetti, ma la loro bontà». Resta, tuttavia, un elemento fondamentale: la formazione. Agli studenti dell'Ite Caruso, Carmine Ferrentino ha spiegato che è necessario superare il concetto di formazione continua per arrivare a quello di formazione permanente: «Deve accompagnare tutta la vita lavorativa di una persona», ha evidenziato il manager di C.S.P.S. che successivamente si è intrattenuto con i ragazzi sul rapporto tra la digitalizzazione e le figure professionali tradizionali: da un lato, infatti, mancano profili come quello dell'operatore chimico, l'operatore agricolo ed altri che un tempo sarebbero stati trasmessi attraverso una osmosi tra le generazioni e che adesso, invece, devono essere tramandati con una formazione seria e attenta; dall'altro lato, la digitalizzazione nei prossimi anni accompagnerà sempre di più la produzione industriale. Ha detto Ferrentino: «La digitalizzazione è una metodologia, non è una strategia. Al centro di ogni percorso ci sarà sempre l'individuo e anche per questo è necessario superare questo periodo critico e quello che verrà dopo la pandemia attraverso un nuovo umanesimo». Oltre che di formazione e digitalizzazione, C.S.P.S. si occupa di aggiornamento e riqualificazione professionale, promozione e implementazione di programmi culturali, regionali, nazionali e comunitari, della pianificazione e sviluppo nel terzo settore, della ricerca pianificazione e sviluppo per le piccole e medie imprese, della pianificazione e consulenza degli enti locali. E si sta specializzando sempre più nel settore agroalimentare.

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Il Mattino