Zuccarelli, presidente dell'Ordine dei medici di Napoli: «Rivoluzione nell’assistenza sul modello francese»

L'intervento dopo le proteste degli operatori del sistema sanitario parigino

Bruno Zuccarelli
Assistiamo a proteste veementi e in qualche caso anche molto dure da parte dei medici francesi per la difesa del servizio sanitario pubblico. In Italia siamo da meno?...

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Assistiamo a proteste veementi e in qualche caso anche molto dure da parte dei medici francesi per la difesa del servizio sanitario pubblico. In Italia siamo da meno? L’etica della responsabilità ci impone di non far pagare ai cittadini per la nostra frustrazione che proviamo quotidianamente nell’assistere allo sgretolamento del servizio sanitario pubblico.

Esiste però un’etica della dignità a difesa della qualità assistenziale, che ci impone di gridare forte e chiaro che il sistema e ̀scoppiato: ci devono ascoltare tutti, indistintamente, non soltanto la politica sorda e miope che da oltre un decennio non fa nulla per arrestare questa deriva. Noi medici, nonostante tutto, continuiamo ad esserci, ma non ce la facciamo più a sostenere i carichi di lavoro, le continue aggressioni e i rischi connessi a dover lavorare in queste condizioni. 


Il sistema sanitario pubblico non è più attrattivo, ogni giorno sette medici lo abbandonano in favore del privato. Non bastasse, i concorsi in larga parte vanno deserti e, quando assunti, molti colleghi lasciano l’incarico dopo pochi mesi. I pronto soccorso oramai sono a rischio chiusura e i cittadini non trovano più adeguate risposte. I giovani, dopo la laurea, abbandonano il nostro Paese per scelta, per non tornare più.  Non staremo a guardare mentre il diritto alla salute dei cittadini si sgretola a causa di scelte scellerate e quindi saremo duri nei nostri principi della salvaguardia dell’articolo 32 della Costituzione. Su questo chiediamo ai cittadini di essere al nostro fianco.

*presidente OMCeO Napoli e provincia

 

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Il Mattino