Achille Lauro, accompagnato come sempre dall'amico e collaboratore Boss Doms, ospite di Mara Venier a Domenica In dopo le fatiche di Sanremo 2020. Il cantautore romano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono davvero felice e orgoglioso di aver portato una esibizione così libera e punk su un palco istituzionale come quello dell'Ariston. Un anno fa ho immaginato la musica come una rappresentazione teatrale. Me ne frego è un inno alla libertà, non è un'espressione negativa.
I giornalisti presenti in studio si sono complimentati con Achille Lauro per il coraggio e la continua conquista di libertà dimostrati in ogni serata di Sanremo 2020. Il cantante, scherzando ma non troppo, ha poi spiegato: «L'anno scorso ho portato Rolls Royce e tutti mi hanno chiesto perché non avessi portato C'est la vie... Io non volevo vincere il Festival. La cosa più bella di questo Sanremo è che sia passato un messaggio, un concetto rappresentato dalla canzone».
Achille Lauro, poi, scatta un selfie insieme a Mara Venier e Boss Doms. A zia Mara, il cantante dichiara di essere affezionato e grato: «Grazie per avermi difeso di fronte agli attacchi di un ascoltatore di RadioDue». Una foto pubblicata sull'account ufficiale della conduttrice, con la dedica di Achille Lauro nella didascalia: «Ti amo Mara». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino