Aveva suggestionato, con le sue storie di un futuro prossimo venturo, algide e romantiche insieme, anche il grande Stanley Kubrick. Spiegava: «Io non sono d'accordo con...
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Il grande scrittore inglese noto soprattutto per i romanzi e racconti di fantascienza, in realtà era autore di una vasta opera di oltre cento volumi composta da poesie, saggi e memorie. Autore di una brillante storia letteraria della fantascienza (uscita in Italia con il titolo Un miliardo di anni), ha scritto alcuni capolavori del genere pubblicati in Italia nella classica collezione di Urania: da Galassie come granelli di sabbia (1960) a La lampada dell'amore (1961), Il lungo meriggio della Terra (1961), Marte pianeta libero (1999). Scrisse anche una raccolta di racconti erotici, vergati al lume di una torcia, che aveva recuperato dal passato come ritrovandoli in una vecchia scatola di cartone nascosta durante l'adolescenza. Facendo anche della sua vita una fiction.
Aldiss era noto in Italia soprattutto come autore del racconto breve Supertoys che durano tutta l'estate da cui fu tratto il film «A.I. - Intelligenza artificiale» (2001). Sviluppata da Stanley Kubrick, la storia di un ragazzo-robot fu poi diretta da Steven Spielberg. Il film raccontava l'odissea di un bambino meccanico che vuole diventare umano, un Pinocchio aggiornato all'era della supertecnologia. Il robot viene però abbandonato dai genitori adottivi perché hanno recuperato il loro figlio «umano». Ma lui era stato programmato per amare e così con il suo orsacchiotto meccanico e un gigolò-Lucignolo, attraversa mille pericoli fino a raggiungere il mondo sommerso dalle acque, in una futuribile Manhattan dove incontrerà il suo inventore, mentre in fondo all'Oceano lo attende la Fata Turchina.
Le opere di Aldiss hanno vinto i principali riconoscimenti della fantascienza, e nel 2005 la Regina Elisabetta gli conferì il titolo di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico per meriti letterari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino