«Rambo», «Die Hard» e «Terminator» hanno perso il loro papà, così come «Angel Heart - Ascensore per l'inferno»,...
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Nato a Budapest il 1 agosto 1944, Andrew G. Vajna lasciò l'Ungheria con la sua famiglia nel 1956 dopo l'insurrezione contro il regime comunista stroncata nel sangue dalle truppe sovietiche. Dopo una sosta a Hong Kong, arrivò in Canada, e infine negli Stati Uniti, dove si lanciò nell'industria del cinema. Nel 1976, con Mario Kassar, creò la Carolco, che in quattro anni divenne uno dei principali produttori americani, inanellando un film di grande successo dietro l'altro. Nel 1982 produsse «Rambo» con Sylvester Stallone nei panni di un nuovo eroe d'azione, che con i vari sequel sbancò al botteghino. E poi via via è stato produttore esecutivo di pellicole da giganteschi incassi come «Danko», «Angel Heart», «Johnny il bello», «Atto di forza», «Le montagne della luna» e «Allucinazione perversa», «Terminator», fino a «Basic Instinct», «Die Hard - Duri a morire», «La lettera scarlatta», «Evita», «Il colore della notte».
Nel 1989 Vajna fondò InterCom che divenne anche uno dei principali distributori degli studios di Hollywood e vendendo la sua partecipazione nella Carolco fondò la Cinergi Productions Inc. Il film «Mato grosso» diretto da John McTiernan con Sean Connery è stato il primo prodotto con la Cinergi. La società ha poi prodotto film che hanno spaziato dal western come «Tombstone, con Kurt Russell e Val Kilmer, fino all'action movie «Die hard - duri a morire». Con la Cinergi, Vajna ha prodotto »La lettera scarlatta« di Roland Joffé; la pellicola candidata agli Oscar «Gli intrighi del potere - Nixon», diretta da Oliver Stone con Anthony Hopkins nei panni del presidente americano caduto in disgrazia; l'adattamento per il grande schermo del musical «Evita», con Madonna e Antonio Banderas.
Nel 1998 Vajna ha ritrovato il vecchio socio, Mario Kassar formando la C2 Pictures. Il loro thriller di fantascienza del 2003 «Terminator 3 - Le macchine ribelli», diretto da Jonathan Mostow con Arnold Schwarzenegger, ha incassato 418 milioni di dollari nel mondo.
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Il Mattino