Alberto Angela, visita la necropoli ellenistica di Neapolis alla Sanità

«Ho raccontato le “mie” pietre a migliaia di persone, ma leggere meraviglia e curiosità nel suo sguardo, è stata un'intensa...

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«Ho raccontato le “mie” pietre a migliaia di persone, ma leggere meraviglia e curiosità nel suo sguardo, è stata un'intensa emozione...». Con queste sentite parole, pubblicate su Facebook, Carlo Leggieri, presidente dell'associazione Celanapoli, racconta della recente visita di Alberto Angela, agli ipogei del Rione sanità a Napoli. 

Accompagnato da Leggieri, che ha ripulito e restituito alla città gli ipogei ellenistici, il celebre divulgatore scientifico e conduttore televisivo, ha potuto osservare, per la prima volta, i preziosi ipogei funerari, dove insistono sontuosi sepolcri sul modello del Mausoleo di Filippo il Macedone.

All'incontro era presente anche il celebre archeologo Antonio De Simone, come testimoniato da una storica foto ricordo.

A nord delle antiche mura della città di Neapolis, si estendeva la straordinaria Necropoli Ellenistica, poi sepolta dalle alluvioni nel corso dei secoli. I monumenti funerari, intagliati nel banco tufaceo e risalenti al IV -  III secolo avanti Cristo, erano già stati identificati a fine '800, ma poi dimenticati, diventando di fatto, ricettacolo di materiale edile. 

Qui l'intervento fondamentale di Leggieri che in venticinque anni di lavoro, ha asportato tonnellate di detriti. Ciò consente oggi di poter nuovamente ammirare i pregevoli monumenti funerari, caratterizzati da splendidi prospetti e raffinati affreschi, testimonianze del prestigio acquisito dalle famiglie aristocratiche del IV sec. a.C. e che richiamano potentemente architetture di ambito macedone.

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Il Mattino