Un ex-poliziotto alla deriva, messo all'angolo dalla vita dalla perdita più grande: la morte di un figlio. Alessandro Gassmann è il protagonista di Io ti...
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Valerio Frediani - personaggio in cui Gassmann si è calato con passione, aderendo fortemente al dramma dell'ex-poliziotto, privato del suo affetto più grande, il figlio Ettore (interpretato da Luigi Fedele) - alla scomparsa del figlio reagisce cercando la verità a quello che in apparenza sembra un suicidio; ad aiutarlo c'è il commissario intepretato da Maya Sansa e suo fratello, Andrea Sartoretti.
«Ci tengo particolarmente a questa serie, perché c'è qualcosa di molto intimo da parte di tutti noi che ci abbiamo lavorato. Tante cose che dice il personaggio di Gassmann, le diceva suo padre Vittorio; è una storia che tocca tutti, perché racconta gli errori delle famiglie, dei fardelli che si portano, delle difficoltà di essere padre e di fare le cose nel modo giusto», racconta Gian Luca Tavarelli, regista della serie, durante la conferenza stampa in Viale Mazzini. «C'è un senso dell'esistenza, non a caso il personaggio ha 50 anni, un'età in cui si pensa a come sia andata la vita, alle scelte che si sono fatte. Eppure il personaggio di Gassmann, che ha fatto molti errori, ripensa ad un momento nella vita in cui tutto sembrava perfetto, la moglie, il figlio, la famiglia. Dentro c'è veramente la vita delle persone, le difficoltà di ognuno, mi piace questa traccia, più del giallo che tiene costantemente attaccati alla storia».
«È una serie molto evoluta. Il mio primo giudizio di lettura della sceneggiatura è da spettatore, devo emozionarmi, e questa mi ha colpito nel profondo perché sono padre di un ventenne e perché siamo in una società in cui l'ascolto reciproco è molto ridotto. Parla di periferie che si assomigliano tutte, piccole esistenze con i loro errori, di rapporti imperfetti e di un dolore così grande», ha ammesso Gassmann intervenendo alla conferenza Rai «abbiamo lavorato nel tentativo di essere credibiil. Per me è un momento di forte ripartenza, sono felice sia per Non odiare accolto bene a Venezia sia per Io ti cercherò. Ho 55 anni, ho fatto molti film e tanto teatro, ora ho voglia di fare personaggi della mia età, ed immergermi in storie che condivido o che vorrei vedere al cinema e che portino anche argomenti che siano uno stimolo».
«Mi ha ricordato un film che mi piace molto La notte mi appartiene, dove ci sono agenti delle forze dell'ordine che cercano la verità e lottano contro la corruzione», ha detto Maya Sansa in collegamento streaming da Parigi «il personaggio mi è piaciuto molto, perché è una donna forte, di potere, ma che nella sua vita privata ha un marito molto aggressivo, che dovrebbe denunciare. La sceneggiatura affronta molti temi che rendono la storia molto ricca». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino