Persino al tempo della morte del disco, ci sono dischi capaci di resurrezioni miracolose. Come quella di «Dove era lei a quell'ora?», storia di una doppia resurrezione: di...
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La vicenda comincia, più o meno, nel 1972, quando la Liberty Records viene acquisita dalla Produttori Associati di Antonio Casetta che eredita anche il contratto con il complesso e, dopo l’ennesimo 45 giri, «Fantasia», decide di lanciarlo sulla lunga distanza, pubblicando il primo lp. I fratelli Morelli, al fianco di Paolo c’è il fratello Bruno, azzardano un debutto coraggioso con una suite che occupa l’intera facciata A raccontando di un uomo accusato di omicidio, e raccogliendo sulla facciata B altri pezzi nuovi di zecca. Più del tema, in piena sintonia progressive rock, colpiscono gli arrangiamenti, firmati da Giorgio Gaslini, già pianista jazz di rango e futuro alfiere della musica totale. Il progetto viene bocciato dai discografici, che pretendono una nuova versione del materiale, più convenzionalmente pop. Per gli Alunni inizia una carriera di gran successo, la PA li accompagna fino al 1977, quando chiude i battenti, lasciando ai posteri un catalogo dove la prima Rettore incontra l’hit di Morris Albert «Feeling», dove Massimo Bubola convive con jazzisti come Jean Luc Ponty e Lee Konitz.
Nel 2010 Simone Casetta, figlio di Antonio, telefona a Paolo Morelli dicendogli di aver ritrovato i master dell’album mai uscito. «L’avevo conosciuto come un ragazzetto che veniva a curiosare nello studio a fine anni Settanta, era diventato un fotografo-artista», ricordava il musicista qualche mese prima di morire, «ed ora mi regalava quel ritrovamento miracoloso: pensavo fosse ormai andato tutto perso, ma ricordavo quella prima versione come una delle mie cose migliori. E, a riascoltarla, avevo ragione».
La Produttori Associati torna in campo così, proprio con quel disco desaparecido, che ha un gusto naf, sospeso tra prog e pop d’autore. Pezzi della suite come «Il paese dei coralli» e «Il vento azzurro, l’acqua verde del porto» affiancano alla temperie dell’epoca il tocco del jazzista scomparso nel luglio 2014 e convivono su disco con due versioni alternative di «Un ricordo» e «Mi manchi tanto». Oltre al master è stata ritrovata anche una cassetta con il primissimo provino di "Dove era lei a quell'ora?": la registrazione è casalinga, la voce e il piano di Morelli sembrano provenire a tratti dall’oltretromba, ma emozionano, lasciano comprendere che cosa quell'lp sarebbe potuto essere e non è stato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino