Ana Laura Ribas lascia la tv: «Ho smesso di rispondere, ho capito che non era più il mio mondo»

Ana Laura Ribas
Ana Laura Ribas spiega i motivi per cui ha deciso di lasciare la tv. Ana Laura Ribas da sei anni non è più sul piccolo schermo e ha cambiato completamente campo,...

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Ana Laura Ribas spiega i motivi per cui ha deciso di lasciare la tv. Ana Laura Ribas da sei anni non è più sul piccolo schermo e ha cambiato completamente campo, aprendo un’agenzia che si occupa del mondo digital. La sua ultima apparizione in una puntata speciale di “Caduta libera” con Gerry Scotti.



E’ lei che ha deciso di allontanarsi: “Sono sincera: il telefono non ha mai smesso di squillare, sono io che ho smesso di rispondere – ha spiegato in un’intervista a “Il Fatto quotidiano” - Quando ho capito che questa tv non era più il mio mondo. I ruoli erano stati definiti: in dieci fanno i conduttori, tutti gli altri gli opinionisti. Ogni volta che tornavo a casa da un’ospitata ero tra il depresso e il triste. Un giorno, cinque o sei anni fa, ho detto: “Basta, ho dato”. E mi sono ritirata”.

Ora ha un nuovo lavoro (“Da sei anni ho un’agenzia di digital e collaboro con diversi brand italiani e stranieri. Realizzo campagne pubblicitarie sul web, con marchi importanti di beauty, lusso e moda”), ma ha dovuto cambiare vita: “Ero davanti a un bivio: continuare a fare l’opinionista prezzemolina, perché per me sembrava non ci fossero altri ruoli, oppure inventarmi una nuova vita. La spinta me l’hanno data il mio compagno Marco Uzzo e un nostro amico, proprietario di un’agenzia di comunicazione. “Hai molti contatti, perché non li sfrutti?”. E così ho fatto”.

Del suo passato in tv ricorda molto bene una lite: “Fui convocata nell’ufficio di un direttore, non dirò se in Rai o Mediaset, e questo a un certo punto ci provò con me. Mi alzai e sbattendo la porta iniziai a urlare in corridoio: “Stronzo, per mi hai preso, non faccio la puttana!”. Scoppiò un caos, io continuai a lavorare e nessuno mi fece più avances. All’epoca non mi rendevo conto di uscire dai binari” Leggi l'articolo completo su
Il Mattino