Anni 20 contro l'Europa, bufera Rai e vertici furiosi: «Sconcertante». La Meloni lo difende: «È pluralismo»

Anni 20 contro l'Europa, bufera Rai e vertici furiosi: «Sconcertante». La Meloni lo difende: «È pluralismo»
Anni 20 contro l'Europa, bufera sulla Rai. Giovedì sera su Raidue è andata in onda la trasmissione Anni 20, il magazine informativo in prima serata...

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Anni 20 contro l'Europa, bufera sulla Rai. Giovedì sera su Raidue è andata in onda la trasmissione Anni 20, il magazine informativo in prima serata sulla seconda rete del servizio pubblico condotto da Francesca Parisella. Ma la puntata di ieri è finita nella bufera per vari motivi, in primis per un servizio andato in onda, molto critico con l’Europa: servizio che ha provocato reazioni scomposte sia dalle forze politiche sia dagli stessi vertici Rai. L'amministratore delegato Salini, furioso, starebbe già pensando a provvedimenti da prendere, mentre il Pd ha chiesto l'intervento dell'Agcom: a difendere la trasmissione invece la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni

Ma cosa dice il servizio incriminato, ampiamente critico ma anche molto sarcastico nei confronti dell'Unione europea? Nel video si partiva dagli ultimi provvedimenti dell’Ue in materia di cibo, per poi passare ad un excursus su piano vaccini e restrizioni anti Covid. «Cosa offre oggi la casa? Una selezione di tarme essiccate a colazione, una tazza di latte ai piselli per merenda e a fine cena un gustoso biscotto di farina di vermi inzuppato in un bel calice di vino annacquato. Un film dell’errore? No, è il menu à la carte che ci propone l’Europa», l’incipit del servizio.

«Una svolta green», secondo gli autori, «buona solo a colpire la dieta mediterranea e a far ingrassare gli affari delle multinazionali». «Ma l’Europa - continua - vuole anche ben altro. Ci ha chiesto di fidarci del piano vaccini: il risultato? Siamo ancora chiusi col coprifuoco, mentre l’Inghilterra brinda alla libertà. Con il recovery fund poi il pacchetto europeo prescrive non solo debiti, riforme e nuove tasse, ma ci chiede anche di munirci di bavaglio, raccomandando una sorta di ddl Zan in scala continentale». 

«L' Agcom intervenga subito e aggiunga la trasmissione »Anni venti« alla lista degli episodi da citare nel novellare la delibera con cui sanzionò la Rai per il mancato rispetto degli obblighi derivanti dal contratto del Servizio pubblico», il commento su Twitter di Antonio Nicita, della Segreteria Nazionale del Pd. «Mi è sembrato incredibile trovare tanta propaganda e superficialità in un servizio della TV pubblica. Poi ho visto che la trasmissione si intitola Anni Venti e ho capito. Evidentemente non è servizio pubblico ma un omaggio alla propaganda degli anni Venti del secolo scorso», rincara la dose Lia Quartapelle, responsabile Europa e Affari internazionali nella Segreteria del Pd. 

A difendere Anni 20 invece Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: «Il Pd grida allo scandalo e invoca il bavaglio contro la trasmissione Anni '20 per questo servizio sarcastico che osa criticare l'Unione Europa. A quanto pare - per la sinistra - il diritto di critica è un privilegio riservato solo a chi la pensa come loro - scrive su Facebook - Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che i vertici della Rai, il servizio pubblico pagato con i soldi degli italiani, piuttosto che difendere il pluralismo fanno sapere di essere pronti alla censura. Questa è la loro libertà di pensiero». 

 

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Il Mattino