Gira l'Europa da tre anni. E quest'anno, per la prima volta, ha recitato anche in Asia ed America. Cristian Izzo, stabiese doc, ma attore internazionale da un po' di...
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"Ascesa è caduta d'un Dio", il titolo della performance, (vincitrice di ben cinque premi esteri, e portata in palcoscenico in Finlandia, Romanica, Bulgaria, Francia e Montenegro) in stagione la prossima primavera anche al Tav-Teatro animazione visioni di Frattamaggiore.
E poi con la premierè mondiale di "Sulla semidivinità-ovvero contro la volontà del Padre", performance dedicata ad Achille all'Apollo International Theatre festival di Alba Iulia, Romania(a cui si aggiungeranno anche i workshop con il gruppo Skepsis, guidato da Viorel Cioflica).
Infine a giugno addirittura sarà la volta della Corea del Sud, nella quale sarà portato "Il luogo in buio".
E poi ancora collaborazioni con la compagnia messicana "Teatro de Leon" e con Josè Luis, con il quale il gruppo teatrale composto da Cristian Izzo, Carmen Orazzo e Luca Longobardi, intraprenderà un tour nel centro America. Poi si continua con Germania, Polonia e Canada.
Un attore sui generis che si racconta così, Izzo, anche sui social. "Io mi ritengo un Uomo, un essere umano: ed oggi un essere umano che sia solo umano non ci serve. Deve essere filosofo, poeta, soldato se serve. E insieme nulla di tutto questo. E insieme solamente umano".
Ma il successo non è cosa che lo riguarda. "La parola successo non mi piace, perchè la ritengo una parola legata al potere e lo trovo violento, non mi interessa-spiega l'attore di Castellammare- è un cammino che vivo e dovunque mi offrano un sentiero da camminare nel mondo, io andrò".
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Il Mattino