Ben 960 euro per un concerto di Jovanotti, 265 per i The Giornalisti, Biagio Antonacci o Laura Pausini. Si parla di biglietti con prezzi maggiorati anche del 1750% e l'allarme...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La richiesta è quella di sanzionare i siti di secondary ticketing.
Secondo Assomusica (a cui aderiscono oltre 120 imprese che realizzano l'80% dei concerti in Italia) sui siti Viagogo, StubHub e MyWayTicket erano in vendita biglietti a cifre fino a quindici volte o oltre superiori al normale costo di vendita. Per la Pausini e Biagio Antonacci, ad esempio, i biglietti (che costano dai 35 ai 70 euro) si possono trovare online richieste di 265 e lo stesso per i The Giornalisti.
«Chiediamo all'autorità a cui vengono attribuiti i poteri di controllo - spiega il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera - di fare applicare la legge contro il secondary ticketing (legge n. 232 dell'11 dicembre 2016) e in particolare il comma 545 che prevede sanzioni pecuniarie da 5.000 a 180 mila euro per quanti illecitamente fanno lievitare i prezzi dei biglietti a discapito dei consumatori finali».
Si tratta di «ricarichi assurdi e intollerabili» secondo Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, contento che sia stato presentato l'esposto. «Ora, però - ha aggiunto - oltre a sanzioni esemplari, attendiamo i biglietti nominativi, che dovrebbero scattare a partire dal prossimo primo luglio, vero argine al fenomeno del bagarinaggio».
Ed è su questo Assomusica non si trova d'accordo. Secondo gli organizzatori di concerti «il biglietto nominativo nel settore della musica live» non solo non è necessario ma «comporterà danni certi agli operatori del settore, sia per i maggiori costi da sostenere per i servizi di controllo, sia per l'enorme allungamento dei tempi di afflusso agli eventi».
Il Mattino