Non riuscirono a cantarla insieme per la terza volta, la più importante. Freddy Mercury era morto qualche mese prima e il 25 luglio 1992 Monserrat Caballè...
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"Barcelona" fu ideata da Mercury come un inno e ancora oggi rappresenta la canzone della rinascita di una città e di un popolo, ma non quello spagnolo. L'allora presidente del Cio Samaranch apostrofò così un giovane giornalista che si sorprendeva delle note stampa scritte in catalano e poi tradotte in castigliano, inglese e francese. «Pensa che il nostro sia un dialetto? Allora non conosce la nostra storia». E quella voglia di indipendenza non è stata mai perduta, anzi negli anni si è rafforzata. "Barcelona", ideata da un britannico, rappresenta questo e di più. E' l'unione di due geni che non ci sono più, è orgoglio, è meraviglia per l'udito. Ed è dolore per chi ricorda le lacrime di un popolo che canta come una sola voce, in una calda serata estiva, un inno magico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino