«Il nostro Bonco è in cielo. D’altronde lui era il maestro dei colpi di scena e ha sempre amato avere una grande audience. Infatti, anche per la sua morte...
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A poche ore dalla notizia sul suo decesso appresa su Facebook mentre era in macchina, la Boccoli parla di «una perdita dolorosa e un pezzo di vita che se ne va», per chi, da ballerina, anni fa iniziò la sua carriera proprio grazie a un provino con Boncompagni che la scelse, da regista, per la trasmissione televisiva “Pronto, chi gioca?”. Con la promessa però che l’anno successivo l’avrebbe ‘eletta’ prima ballerina di Domenica In. E così fu.
«Da allora - ricorda la Boccoli - questo uomo così tanto geniale, quanto cinico e dai modi scherzosi, mi ha svelato e insegnato tutti i meccanismi dello spettacolo. Per me è stato come un preside severo, mi bastava uno sguardo per capire che qualcosa non andava bene o che stavo sbagliando. Ero quasi terrorizzata - ammette l’attrice - perché la sua è sempre stata un’intelligenza superiore. Gli sarò grata a vita per avermi avviato a una carriera che dura ormai, sebbene in forme diverse, da trent'anni. E' stata una persona con una mente brillante, nuova, con un senso moderno e televisivo forte», conclude la Boccoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino