Non basta calarsi nel peggiore degli incubi contemporanei - la terza guerra mondiale a pezzi, come la chiama Papa Francesco - o giocare la carta del sexual-thriller per garantirsi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nato e cresciuto in Germania da genitori immigrati, il regista di «La sposa turca» e «Soul Kitchen» ha visto cambiare l'Europa dell'inclusione e dell'accoglienza sotto i suoi occhi e confessa di aver dato corpo, nel film passato in concorso, ai suoi peggiori incubi: «I terroristi sono diventati la nostra ombra, da un momento all'altro potremmo esserne vittime come al Bataclan, a Berlino o a Manchester, ecco a cosa ci ha portato il mondo globalizzato. Ho pensato a questa storia dopo una serie di attentati agli immigrati turchi negli anni scorsi. Eravamo tutti terrorizzati e ci sembrava scandaloso che la polizia indagasse solo nell'ambiente della droga e dei traffici mafiosi, trascurando la pista xenofoba, che poi si rivelò quella giusta. Il film è un viaggio doloroso nel nostro drammatico presente».
Il furbissimo Ozon, invece, dice di essersi rifatto ai maestri Hitchcock e De Palma per girare le scene erotiche del suo «L'amant double». Ma è difficile immaginare che il gelido Hitch potesse aprire un film con inquadratura a vista su una visita ginecologica: capita alla protagonista Marine Vacht, tanto per dichiarare subito dove si andrà a parare. «Volevo si capisse che saremmo andati fin dentro l'interiorità di questa donna» spiega il regista con raro sprezzo del ridicolo. La storia fa interagire a vari livelli erotici una giovane depressa, il suo psicanalista e un misterioso gemello (o un suo doppio); se l'obiettivo era lo scandaletto, non è stato centrato.
Continua a leggere sul Mattino Digital Leggi l'articolo completo su
Il Mattino