Coronavirus, Landini si commuove in diretta: «Ho perso una persona molto cara»

Coronavirus, Landini si commuove in diretta: «Ho perso una persona molto cara» VIDEO
Ospite questa mattina di Agorà su RaiTre, il leader della Cgil Maurizio Landini si è commosso nel parlare dell'emergenza e della crisi...

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Ospite questa mattina di Agorà su RaiTre, il leader della Cgil Maurizio Landini si è commosso nel parlare dell'emergenza e della crisi economica che sta provocando. Questa crisi «è molto pesante, tocca corde familiari e personali» e dopo «credo si veda la vita con occhi diversi in cui conta molto di più la centralità delle persone e i loro bisogni», ha detto Landini, con la voce spezzata dalla commozione. La conduttrice gli chiede: «Mi sembra di capire che qualche persona a lei vicina sia stata colpita», e lui ammette quasi in lacrime: «Ho avuto problemi in famiglia, mi è mancata una persona molto cara».  

 

«Trovo fuori luogo chi oggi pensa che il problema si risolve reintroducendo i voucher o addirittura peggiorando i diritti delle persone che dovranno andare a lavorare», aveva detto poco prima parlando dei voucher. «Questa emergenza deve farci riflettere che quando si riparte, e dovremo lavorare insieme, con gli scienziati e il comitato scientifico, per vedere tutti gli strumenti per farlo - ha osservato ancora - ci si deve rendere conto che non si può tornare a situazioni precedenti in cui abbiamo già pagato dei prezzi, la precarietà nel lavoro e i tagli fatti negli anni alla sanità».
 

«C'è un primo provvedimento per la liquidità e il sostegno alle imprese per evitare fallimenti e chiusure, che ha un'urgenza fondamentale, poi credo che dobbiamo già ragionare adesso, non solo in emergenza ma anche nel provvedimento di aprile, su come si rilancia un progetto di investimenti e intervento pubblico sui settori strategici», ha aggiunto, interpellato su cosa di aspetta dalle prossime mosse del governo. «Non abbiamo un'emergenza sanitaria e anche ambientale e siamo nel pieno di una trasformazione digitale del lavoro quindi ci vuole un progetto in testa e fare delle scelte che cambiano il modello di sviluppo - ha proseguito Landini - il tema oggi è fare investimenti e in questa situazione c'è bisogno di un intervento dello Stato che non sostituisce il mercato e le imprese, ma individua settori strategici con un indirizzo di politica industriale seria». Infine ha ribadito Landini «c'è il problema di un lavoro di qualità, basta precarietà, è il momento di investire sulla formazione e sulle persone».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino