Da Napoli a NY inseguendo la musica, Robin Grasso: «La mia forza? Le radici»

Quando è partito per New York aveva 24 anni e un grande sogno nel cassetto: incidere un disco con la sua musica. Sono passati solo due anni da allora e oggi Robin...

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Quando è partito per New York aveva 24 anni e un grande sogno nel cassetto: incidere un disco con la sua musica. Sono passati solo due anni da allora e oggi Robin Kevin Daniel Grasso, napoletano DOC, festeggia il suo primo traguardo con l'uscita dell'EP dall'evocativo titolo «First Day». Per presentare il disco il giovane cantautore sta svolgendo un piccolo tour in giro per l'Europa: prima tappa Londra poi finalmente nella sua amata Napoli. L'11 gennaio Robin si esibirà nella suggestiva cornice della Casina Pompeiana alle 21. «Per me è davvero una grande emozione tornare a Napoli e festeggiare il mio primo successo con tutte le persone che mi hanno aiutato a crescere, a partire dai primi passi», ha detto Robin.

 
Anima pop, ritmi RnB, sonorità elettroniche e influenze jazz. Sono queste le caratteristiche del primo prodotto discografico di Robin, lanciato dal singolo «Paradox». Il disco, completamente autoprodotto,  è espressione di una sinergia tra l’Italia e gli Stati Uniti che prende forma grazie alla collaborazione con artisti sia italiani sia d’oltreoceano. «Studiando a NY - racconta Robin - ho avuto l'occasione di conoscere nuovi artisti. Da un lato ho sviluppato nuove influenze, dall'altro ho messo più forza nelle mie origini: Napoli, la nostra musica e tutto il nostro patrimonio culturale». Non è stato facile per Robin andare dall'altra parte dell'oceano, ma la sua passione per la musica lo ha spinto ad osare. «La mia forza è stata la perseveranza e l'impegno nello studio», dice. E alla fine ha messo la bandiera sul suo primo traguardo. Ha conseguito un Master of Music in Jazz Performing al Queens College, dove oggi continua a evolversi e a sperimentare nuove collaborazioni. 


Ultimo dei quattro brani di First Day è un arrangiamento molto poco ortodosso di «Blame It On The Boogie» composizione di Mick Jackson resa famosa dalla versione dei Jackson 5. Non dimentica mai le sue radici e contribuisce a portare nel mondo la canzone classica napoletana e tra le altre cose è il cantante di punta di Italytime centro culturale italiano a New York. La sua è stata una carriera lampo e oggi lavora come College Assistant alla Aaron Copland School of Music della City University di NY. Ma soprattutto scrive, sogna, compone e sperimenta pensando alla sua Napoli.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino