Dado choc da Barbara D'Urso: «L'ex di mia figlia mi ha pestato»

Dado
«Ho deciso di metterci la faccia e raccontare. Penso farà bene a me e alla mia famiglia, ma anche a livello sociale. Io sono preoccupato a livello sociale...

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«Ho deciso di metterci la faccia e raccontare. Penso farà bene a me e alla mia famiglia, ma anche a livello sociale. Io sono preoccupato a livello sociale perché quando vivi dentro a una cosa del genere, ti accorgi che tutti fanno scaricabarile. Non è possibile che in Italia le cose le devono risolvere il Gabibbo, le Iene e Barbara D’Urso».

Il comico Dado a Domenica Live parla dell’aggressione subita da parte dell'ex fidanzato della figlia.
 
«Mia figlia ha 14 anni, il ragazzino ne ha 17. Ho parlato con suo padre e lui nega tutto, mi ha detto: “Sono ragazzi”. L’aggressione è la parte finale, ma questa storia va avanti da sette mesi.  Ho parlato con il padre e con la madre, poi ho fatto sei denunce. I suoi genitori mi dicevano sempre: “So’ ragazzi, so’ ragazzi”. Pure Attila è stato ragazzo».
Dado e la sua famiglia erano stati al cinema. Sotto casa, alcuni amici della figlia la aspettavano, così lui le ha dato il permesso di fermarsi con loro qualche minuto. Poi ha visto il ragazzo.
«Mi ha minacciato. Ha tentato di investirmi con la minicar. Infine mi ha dato un pugno in viso. Ho avuto il setto nasale fratturato».
Cosa è successo dopo?
«Il ragazzino l’ho rivisto a scuola. Ho richiesto l’intervento della Polizia quando mia figlia lo doveva rivedere. Ancora non gli era stato fatto nulla, nonostante la prognosi di trenta giorni che ho avuto in ospedale. C’erano anche il padre e la madre del diciassettenne. La madre urlava: “Tu mio figlio devi lasciarlo stare, non ti ha fatto niente”. Lui, 17 anni, deve avergli detto che non ha fatto nulla e loro gli credono».
Da qui l’appello:
«Ringrazio le forze dell’ordine, che hanno volanti che si chiamano gazzella, pantera e sono effettivamente scattanti. Il problema è dopo, tutto diventa lento.  Bisogna fare qualcosa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino