«Vi racconto una fiaba...». Ha iniziato così Elio il suo spettacolo nella prestigiosa sala della Meridiana del Museo Archeolgico napoletano in occasione del...
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Spettacolo brillante e vivace, una carrellata nel repertorio più conosciuto dell'opera buffa per soprano e baritono che ha toccato i capolavori come il Flauto Magico, il Don Giovanni, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, e i Racconti di Hoffmann di Offenbach. Abito rosso, parrucchino e occhiali, l'ironico Elio è riuscito in un racconto straordinario appassionando il pubblico senza tirarsi indietro a battute e sketch com'è nel suo stile. Nella prima parte dello spettacolo ha raccontato il Flauto Magico come una fiaba, con una rielaborazione-rilettura del libro omonimo di Vivian Lamarque. Testo e musica si sono alternati con le brillanti esecuzioni del trio, violino, violoncello e pianoforte di Gabriele Bellu, Luigi Puxeddu e Andrea Dindo.
Nella parte finale dello spettacolo Elio e Scilla Cristiano si sono alternati in un recital lirico incentrato sull'esecuzione di alcune delle più note arie del repertorio per soprano e baritono, soprattutto quelle di un Rossini che dai 37 anni in poi iniziò un genere buffo che divertiva i suoi amici parigini. «È questo il Rossini che mi piace di più - ha detto Elio durante il recital - faceva ciò che facciamo noi con gli Elio e le Storie Tese: divertire la gente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino