Disney e Universal: «Con il lockdown i nuovi film anche a casa». Cinema in rivolta

Disney e Universal: «Con il lockdown i nuovi film anche a casa». Cinema in rivolta
Con l'emergenza coronavirus ancora in corso e una riapertura dei cinema che sembra più che mai un'ipotesi lontana, dopo la Universal anche la Disney ha...

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Con l'emergenza coronavirus ancora in corso e una riapertura dei cinema che sembra più che mai un'ipotesi lontana, dopo la Universal anche la Disney ha affermato che prenderà in considerazione l'uscita di nuovi film subito in home video dopo che finirà il lockdown. Nonostante l'opposizione alla Universal delle catene di cinema come Odeon e Cineworld (che hanno minacciato di non proiettare più i loro film se non rispetteranno l'esclusiva dei primi 90 giorni) la Disney dal canto suo ha parlato di «modifiche da apportare» alle strategie di uscita dei suoi prodotti.


L'amministratore delegato della Disney Bob Chapek ha affermato di «credere molto nel valore dell'esperienza cinematografica» ma «a causa del cambiamento e dell'evoluzione delle dinamiche dei consumatori o a causa di determinate situazioni come questa legata al Covid, potremmo dover apportare delle modifiche a questa strategia». «Valuteremo caso per caso ciascuno dei nostri film, come stiamo facendo durante questa situazione», ha detto Chapek, scrive il quotidiano britannico Independent.

I primi due esempi di questa strategia diversificata dovrebbero essere Artemis Fowl, che il prossimo 12 giugno dovrebbe essere disponibile già per il pubblico a casa, mentre la versione live action di Mulan, in programma per il 24 luglio, potrebbe essere uno dei primi nuovi film ad essere proiettato al cinema, sempre che per quella data l'emergenza sia davvero rientrata. Qualche giorno fa l'annuncio di Universal, uno dei maggiori studios di Hollywood, per bocca del CEO Jeff Shell, aveva provocato un vero e proprio terremoto tra i distributori, con la minaccia di non proiettare più nei cinema i film prodotti dallo studio: un segno dei tempi che cambiano, o una polemica passeggera? Leggi l'articolo completo su
Il Mattino