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A Domenica In il primo ospite di Mara Venier è Massimo Ranieri. Il cantautore napoletano, a 70 anni, ha ancora lo stesso entusiasmo degli esordi e rivela alla conduttrice qual è il suo segreto.
«Mi sento un privilegiato. Ringrazio Dio per avermi dato questo dono, diventare un artista mi ha permesso di uscire dalla strada e dalla fame. Non ho avuto un'infanzia facile, andavo a scuola e poi non giocavo come altri bambini, ma lavoravo già quando avevo sette anni. Ho iniziato facendo il garzone di un fruttivendolo, poi lavorando fino a tarda notte nei bar» - ha spiegato Massimo Ranieri - «Il segreto per mantenere sempre l'entusiasmo è tornare a quell'infanzia che in qualche modo non ho vissuto. I primi successi sono arrivati che ero ancora giovanissimo, tra Canzonissima, il Cantagiro e il Festival di Sanremo.
Massimo Ranieri ha poi parlato, non senza emozionarsi, dei suoi brani più celebri di sempre. A cominciare da Vent'anni: «Ci vinsi Canzonissima nel 1971, avevo vent'anni ed è una canzone che mi emoziona sempre, come la prima volta, anche oggi. Sono ormai 52 anni che la canto, non l'ho mai messa in panchina». Parlando della partecipazione a Sanremo 2022, il cantautore ha invece spiegato: «Ero un po' preoccupato, dovevo vedermela con tanti giovani che però mi guardavano tutti con ammirazione. Mi piacciono molto Michele Bravi, un ragazzo molto carino e bravo a scrivere, ma anche Mahmood e Blanco, è un piacere ascoltare due voci così diverse ma perfettamente complementari e affiatate. La sera delle cover ho cantato con Nek 'Anna verrà', è un brano che Pino Daniele ha scritto in riferimento ad Anna Magnani. Il premio della critica Mia Martini, per me, è stato come rivincere il Festival, vivo uno dei momenti più belli della mia vita».
Nella sua lunghissima carriera, Massimo Ranieri ha avuto la fortuna di lavorare con i più grandi nomi dello spettacolo di diverse epoche. «I più grandi sono sempre i più umili e disponibili, c'erano dei grandissimi che, per quanto erano umili, facevano sembrare me un gigante. Lavorare con Sandra Mondaini è stato un onore, il più grande di tutti i tempi è stato il mio adorato maestro, Giorgio Strehler» - spiega il cantautore - «Ho duettato con Tiziano Ferro, cantando 'Perdere l'amore', e so di aver realizzato un suo sogno. Lui era molto emozionato, ma anche io ho provato le stesse sensazioni cantando quella canzone».
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