Efa 2023, Justine Triet vince tutto con «Anatomia di una caduta»

Matteo Garrone e Enzo D'Alò restano a secco

Justine Triet con Sandra Hueller
Justine Triet ha sbancato gli Efa: il suo «Anatomia di una caduta», già Palma d'oro al festival di Cannes, è stato l'asso pigliatutto degli Oscar...

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Justine Triet ha sbancato gli Efa: il suo «Anatomia di una caduta», già Palma d'oro al festival di Cannes, è stato l'asso pigliatutto degli Oscar europei assegnati sabato sera a Berlino: la regista francese ha portato a casa le statuette per miglior film, regia, miglior attrice protagonista a Sandra Hüller, in gara anche per «The zone of interest», e sceneggiatura, nonché il riconoscimento dell'Universtà europea. 

Niente da fare per l'Italia, in corsa con «Io capitano» di Matteo Garrone e il film d'animazione di Enzo D'Alò «Mary e lo spirito di mezzanotte» (in questa categoria si è imposto «Robot Dreams» di Pablo Berger, il racconto dell'amicizia tra un cane e un robot). Fuori dai giochi anche Josh O Connor, candidato tra gli attori per «La chimera» di Alice Rohrwacher: ha vinto Mads Mikkelsen, un beniamino degli Efa, con «La terra promessa» di Nikolaj Arcel, mentre al film italiano è andato l'Excellence Awards per la scenografia di Ermita Frigato, annunciato alla vigilia del galà. Grande sconfitto di questa edizione lo struggente «Foglie al vento» di Aki Kaurismaki, partito favorito con cinque nomination. 

Garrone, che agli Efa ha vinto nel 2008 con «Gomorra» (film e regia), è impegnatissimo nella campagna americana per gli Oscar. Il prossimo obiettivo è entrare nella short list di 15 titoli, prevista per il 21 dicembre. Dice: «Finora abbiamo avuto solo reazioni positive, l'America è fondamentalmente è una terra di migranti, e poi questo film piace perché è un viaggio epico, racconta la moderna schiavitù». Nei progetti del regista, ex enfant prodige del tennis, anche un film sullo sport. 

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Il Mattino