Pio, Amedeo e il successo di Emigratis: «Vieri il più antipatico, Briatore il più restio»

Pio e Amedeo
«Ad oggi, crediamo sia giusto sdoganare un certo tipo di linguaggio. Un linguaggio diverso, lontano da quello tradizionale, e perciò forse più efficace....

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«Ad oggi, crediamo sia giusto sdoganare un certo tipo di linguaggio. Un linguaggio diverso, lontano da quello tradizionale, e perciò forse più efficace. Parlare ai giovani è possibile, ma per farlo è necessario parlare la loro stessa lingua. Ed essere simpatici».

 
Parte in tv la terza serie di “Emigratis”, condotto da Pio e Amedeo: «Diritti, adozioni, disabilità – hanno spiegato a “Vanity Fair” - Nella terza puntata, porteremo con noi, a Las Vegas, un ragazzo autistico. Ma non ci sarà retoriche né manierismo. Lo tratteremo come un amico, approcciando il tema della disabilità come farebbe l’uomo della strada, con tutti suoi lati spigolosi, crudi. (…) terremo per noi la maschera che ci siamo costruiti. In tv, si parla sempre di omosessuali abbozzando un “Ho tanti amici gay a cui voglio molto bene”. Si affronta la disabilità con le pinze. Noi le barriere vogliamo distruggerle con l’ironia, non con la retorica. Questa è un po’ la grande ambizione di Emigratis: combattere il pregiudizio con ironia e autoironia. Se, ad esempio, un omosessuale offeso risponde con l’indifferenza all’insulto disarma il bullo».
 
Quest’anno hanno avuto una bella esperienza in una puntata con Andrea Bocelli («Andrea Bocelli. Siamo andati da lui per spingere un gruppo musicale foggiano e quel che è venuto fuori ci ha arricchiti. La forza di Emigratis sta, anche, nel confronto tra mondi, nello scontro tra l’uomo della strada che noi interpretiamo e l’universo d’élite nel quale ci insinuiamo») e non troppo buona con altri vip a cui hanno tentato di scroccare: «Flavio Briatore è sempre stato restio al gioco. Christian Vieri si è rivelato antipatico. L’impressione è che si senta molto più di quello che è».
 
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Il Mattino