Debutta il 20 marzo (ore 21) al Teatro San Ferdinando di Napoli (con repliche fino a domenica 25) lo spettacolo «Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo...
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Dopo Napoli lo spettacolo sarà a Roma, al Teatro India dal 10 al 15 aprile; a Bologna, all’Arena del Sole/Sala Thierry Salmon dal 17 al 22 aprile; a Torino, al Teatro Gobetti dal 24 al 29 aprile.
Antonio Piccolo ripropone il mito di Antigone da un punto di vista che non era mai stato considerato: quello di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo dell’eroina sofoclea. Con alcune varianti che riguardano, tra l’altro, i rapporti tra Ismene, la sorella di Antigone, e lo stesso Emone. Questa originale rappresentazione del mito sofocleo è un testo che attraversa tutti i generi teatrali, dalla commedia alla farsa, alla tragedia, sul ritmo di un fantasioso e affascinante dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, lirismo e comicità. Il mito rivive così nella sua sostanza più autentica, specchio antico e rinnovato per parlare allo spettatore di oggi d’amore, di politica, di rapporti tra padri e figli. Un testo che sfida i parametri consueti del teatro contemporaneo riuscendo a sorprendere, divertire e commuovere.
Nell’ambito delle rappresentazioni: Mercoledì 21 marzo (ore 13) nell’Aula 710 in Via Marina 33, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento Studi Umanistici, l’autore Antonio Piccolo parlerà del suo testo. L’incontro è curato da Francesco Cotticelli e Mariano d’Amora e moderato da Ettore Massarese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino