CANNES - Alle ultime battute del festival arriva fuori concorso un film d’animazione prezioso e artistico, «Il piccolo principe», omaggio dichiarato al capolavoro di...
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Che effetto le ha fatto, Siani?
«Un’emozione. Dal “Principe abusivo” al “Piccolo principe“ è un bel salto, una soddisfazione».
Il suo primo doppiaggio?
«No, ero già stato una delle voci di “Cars”, ma assistere alla prima mondiale di un film a Cannes è tutta un’altra cosa».
Il festival più importante del mondo.
«Si capisce dai particolari: gli attori tutti con gli occhiali da sole effetto DiCaprio, obbligatori anche di notte. Ce li ho anch’io, sennò mi cacciano. Le attrici in tacco 12. E se si spezza, il tacco, che succede?».
Infatti c’è stata una gran polemica.
«L’ho seguita. Mia madre, invece, si è appassionata al red carpet: la sera ci passano l’aspirapolvere?».
Torniamo al «Piccolo principe»: è un fan della favola di Saint-Exupery?
«È uno dei primi libri che mi hanno regalato da bambino. Interpretarlo era un sogno nel cassetto, anzi, sul comodino. E ora sono qui con gli amici Stefano Accorsi e Pif, una bella sensazione». I film di Sorrentino, Moretti e Garrone sono stati accolti molto bene, si spera nel palmares. «Mettiamola così: Cannes è una vetrina importante, e noi italiani non siamo venuti con i saldi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino