Giovedì 28 dicembre al teatro del centro sociale di Pagani, in via Alcide De Gasperi, la compagnia "Teatro Grimaldello" porterà in scena lo spettacolo...
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Lo spettacolo, liberamente ispirato da storie di malavita locale tra l’Agro nocerino sarnese e l’hinterland vesuviano, è stato scritto dal giornalista e scrittore Alfonso Tramontano Guerritore per la regia di Antonio Grimaldi. Sul palco, oltre all'autore, saliranno anche gli attori Alessandro Gioia e Andrea Torre. Le foto di scena sono affidate ad Anna Paola Montuoro.
“Fiore Ammazzato” racconta una storia di vita e malavita, nata tra i vicoli di un quartiere popolare. Amori rinnegati, gioventù, droga e bastardi. Mentre la voce del popolo continua a bisbigliare quello che tutti già sanno.
«La verità non comprende la fantasia. La ispira, la supera. In questo caso tutto è già accaduto, e ancora accade nel cuore nero delle nostre città, nelle nostre fanciullezze – spiega l’autore dei testi Alfonso Tramontano Guerritore - dove la differenza la un amico sbagliato, un si o un no. Un pugno o una pistola»
Voce ‘e popolo voce ‘e ddio…. questo è quello che la gente racconta. Dell’accaduto parlano tutti. Parlano di morte, specie ora che a morire è un giovane, capitato fortuitamente nel posto sbagliato. Dicono sia stato un errore. Perché se sbaglio è stato, qualcuno pagherà.
«Come nel girone dei dannati, si vaga tra la bellezza e la bruttezza – afferma il regista Antonio Grimaldi parlando di "Fiore Ammazzato"- L'una non può fare a meno dell'altra. Dell'umano restano brandelli di coscienza»
Tutto accade in un limbo che mischia verità e ricordi, un colpo sbagliato e una vittima che non c’entrava. I due assassini, due giovani incaricati del servizio, si muovono in una dimensione altra, violenti e smarriti insieme, sospesi come il ragazzo incolpevole. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino