Questa sera a Striscia la notizia sono stati letti alcuni passaggi del libro di Flavio Insinna 'Neanche con un morso all'orecchio (pubblicato nel 2012 dalla Mondadori)....
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Poco dopo, nel capitolo "Vedrai che andrà tutto bene", a pagina 88, Insinna descrive la sua possibile reazione dopo la decisione dell'infermiera di lasciarlo fuori: «Arriva alla sua auto, apre lo sportello e non fa in tempo a salire, arrivo da dietro, la prendo per il collo e le sbatto la faccia contro la sua automobilina nuova nuova, comprata in sedici comode rate. Perde sangue dal naso, ma non è svenuta. La giro verso di me perché mi guardi dritto in faccia. «Oh, mi senti? Allora senti bene brutta testa di cazzo, non ti azzardare mai più a lasciarmi fuori dalla stanza di mio padre. Il regolamento te lo ficchi dritto su per il culo e vedrai che provi anche un pò di piacere... Ce l'hai un padre?... Rispondi brutta nana stronza!»... «E se provi a denunciarmi io domani torno e ti ammazzo con le mie mani.. Se domani incontro di nuovo la bassetta stronza con gli occhiali le offro un caffè e provo a parlarle con calma. E poi le spacco il naso sul bancone del bar».
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«E intervistato da Michela Auriti - ricorda la nota di Striscia - per il settimanale Oggi nel maggio 2012, alla domanda "C'è un'insistenza sui difetti fisici dell'infermiera e una certa furia nell'immaginare per lei una punizione", il conduttore rispondeva senza mostrare ripensamenti: "Io non ritiro una parola.
Il Mattino