Gubitosi guarda già al futuro con la Multimedia Valley: «Pronti ad aprile»

GIFFONI VALLE PIANA – Visita guidata questa mattina al Multimedia Valley insieme al Direttore Claudio Gubitosi che ha descritto il cantiere anticipando qualche...

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GIFFONI VALLE PIANA – Visita guidata questa mattina al Multimedia Valley insieme al Direttore Claudio Gubitosi che ha descritto il cantiere anticipando qualche novità del 2017. Ampi spazi dedicati ai ragazzi ed alla creatività di ognuno. Sale cinematografiche con Dolby Atmos, prime in Campania,  la loro  particolarità  è quella di avvolgere lo spettatore anche dall'alto, così da generare un ambiente audio tridimensionale più realistico. Con questo sistema il coinvolgimento audio sarà più completo, per esempio si potrà sentire la pioggia cadere dall'alto, il tuono espandersi dall’alto come nel più classico dei temporali o far sembrare più reale il rombo di un elicottero. Ci saranno sale dedicate esclusivamente ai video games attive tutto l’anno, sia dal punto di vista della creazione che dell’utilizzo.  E poi servizi, open space, coworking, aree relax, sale espositive, sale conferenze, biblioteca, un Giffoni experience 2017 tutto da scoprire. Una struttura di oltre 40 milioni di euro.


«Ad aprile questo primo lotto sarà pronto ed utilizzabile, perdiamo qualcosa, un po' di storia del nostro festival ma andiamo verso il futuro senza malinconia. La storia non si può tenere imbalsamata, bisogna cambiare e migliorare», le parole di Gubitosi che per 15 anni ha atteso questo momento di crescita. «Potremo addirittura aumentare il numero di giurati a cinquemila con questi spazi».


Rispetto all’importante investimento pubblico di 40 milioni di euro, il direttore commenta: «Ci hanno chiesto di creare occupazione delle zone depresse. Noi abbiamo fatto di più. Abbiamo creato occupazione, abbiamo destagionalizzato, abbiamo internazionalizzato e abbiamo creato ricadute economiche. Inizieremo anche un percorso con le università, l’idea è di mettere a Giffoni un dipartimento universitario con un corso di scienze delle comunicazioni digitali». Si sogna, si pensa e si realizza. E l’Umbria jazz? «Sì, mi hanno riferito che un assessore ha fatto il mio nome. Ma no, grazie io resto a Giffoni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino