Giancarlo Magalli: «Partecipai alla puntata zero de "La Corrida" davanti ai vertici Rai, quello fu il mio provino. Il migliore? Baudo»

Ospite del programma di Francesca Fialdini, l'autore e conduttore televisivo si è raccontato in una lunga intervista

Dal primo provino al rapporto con Pippo Baudo, passando per Mike Bongiorno ed Enzo Tortora, Giancarlo Magalli si è raccontato in una lunga intervista a "Da noi......

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Dal primo provino al rapporto con Pippo Baudo, passando per Mike Bongiorno ed Enzo Tortora, Giancarlo Magalli si è raccontato in una lunga intervista a "Da noi... a ruota libera", il programma di Rai 1 condotto da Francesca Fialdini.

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L'intervista

Giancarlo Magalli a "Da noi... a ruota libera" celebra i 70 anni della televisione italiana. Nel corso del talk show della domenica pomeriggio condotto da Francesca Fialdini, l'autore e conduttore ha raccontato una serie di aneddoti sulla sua carriera e assegnato i suoi personali premi sulla storia della televisione. Magalli si è soffermato in particolare sulla categoria dei conduttori: da Baudo a Bongiorno, passando per Corrado e Tortora. «Tutti insuperabili - ha precisato. Tortora era bravo e meticoloso, ma anche creativo: molti programmi sono nati da lui. Bongiorno era fantastico, la storia del quiz. Faceva anche molto ridere: quando entrava in studio non vedeva l'ora di andarsene! Qualsiasi cosa si frapponesse tra lui e il ritorno a casa era un nemico da abbattere».

Il presentatore si è poi soffermato su Corrado: «Con lui feci la puntata zero de "La Corrida". Mi chiesero di fare il concorrente, come "imitatore", solo che arrivai lì e c'erano tutti i capi della Rai, i pezzi grossi... così mi venne in mente di cambiare. Invece di presentarmi come "imitatore" dissi "sono un presentatore". E diventò un provino serio, vero e proprio: venne fuori una cosa divertentissima, ci fecero andare avanti un quarto d'ora con tutti che ridevano come pazzi».

«Silvio Gigli mi prese da parte e mi disse: "Lei è il presentatore degli anni 70" - aggiunge Magalli -. Arrivammo agli anni '80 e non successe niente, ma lui era certo "posso sbagliare l'anno, ma non la previsione"». La preferenza personale però è per Pippo Baudo: «È un pezzo di me, ancora oggi ci sentiamo spesso. Se gli altri avevano delle specialità, lui può presentare qualunque tipo di programma e lo ha fatto. Lo devo assegnare per forza a lui, altrimenti chi lo sente!», ha concluso scherzando.

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Il Mattino