Gianna Nannini & friends, notte magica e in viola a Firenze

Gianna Nannini & friends, notte magica e in viola a Firenze
Vista in gran forma qualche settimana fa anche a Napoli, al teatro Augusteo, Gianna Nannini ha debuttato nello stadio di casa, all'Artemio Franchi di Firenze, in maglia viola,...

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Vista in gran forma qualche settimana fa anche a Napoli, al teatro Augusteo, Gianna Nannini ha debuttato nello stadio di casa, all'Artemio Franchi di Firenze, in maglia viola, con impressi sopra il cognome e il numero 1, un dopo speciale della Fiorentina.

«Ho aspettato questa sera per due anni. Siete l'amore della mia vita. Grazie Toscana, grazie Firenze, grazie Siena», ha urlato la rockeuse dopo «Un'estate italiana», l'inno delle notti magiche dei Mondiali del 1990, non più diviso come all'epoca con Edoardo Bennato, e scelto per chiudere, dopo oltre due ore e mezzo, il suo show davanti ai 14.000 spettatori della curva Fiesole, che l'hanno accompagnata in coro per tutta la serata di sabato scorso, intonando con lei hit entrati nella storia, da «Bello e impossibile» a «Meravigliosa creatura», quando la Gianna si è concessa anche un bagno di folla sotto il palco, tra striscioni a lei dedicati: visto uno che recitava «Dopo Dante, Gianna Nannini», se n'è impossessata e se l'è avvolto attorno alle spalle a mo' di bandiera-trofeo conquistata sul campo.

La rocker senese ha dato il via alla sua notte magica, rinviata dal 2020 causa stop forzato dal Covid, con «L'aria sta finendo», canzone dell'ultimo album di inediti «La differenza» (2019). Al suo fianco la band composta da Davide Tagliapietra e Milton McDonald alle chitarre, Christian Riganò alle tastiere, Steve Barney alla batteria, Francis Hylton al basso, Isabella Casucci cori. Più energica che mai nonostante i 67 anni, ha inanellato una scaletta di successi: «Sei nell'anima», «Fotoromanza», «I maschi», «Ragazzo dell'Europa», «Amandoti»... Divisi con amici antichi e nuovi, a partire dal duetto con Coez («Motivo»), ma a fare la differenza è stata la Bertè, in «Dedicato», nonostante la costola rotta dopo il concerto di Bologna («Ci tenevo a onorare la promessa fatta a Gianna Nannini di essere sua ospite allo stadio»).

Con il francocasertano Speranza ha intonato il primo successo «America», con Ariete «Vieni ragazzo», con Enrico Nigiotti «Complici», con Rosa Chemical «Benedetto l'inferno», «Latin lover» con Elodie, «Scandalo» con i Litfiba, con Carmen Consoli «Firenze sogna», melodia del fiorentinissimo Narciso Parigi. In scaletta anche l'omaggio a Domenico Modugno di «Nel blu dipinto di blu». 

Un messaggero speciale è arrivato da Arezzo per salutare e ringraziare la Nannini con un abbraccio: Gabriele Succi, 43 anni, di Alberoro, il marito di Cristina Rosi, la trentanovenne mamma che ha partorito in coma nel 2020 la figlia dopo essere stata colpita da arresto cardiaco. La rockstar, che ha seguito fin dall'inizio la vicenda della donna, sua fan, che ha subito danni neurologici, in questi due anni ha registrato due messaggi vocali per lei: il primo quando Cristina stava attraversando il tunnel del coma, durato 11 mesi; il secondo dopo il risveglio, durante il ricovero nella clinica austriaca a Zirl dove la Rosi è rimasta otto mesi seguendo un programma di riabilitazione. 

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Il Mattino