Seguire la serie ma non prenderla ad esempio, evitando in primis di considerare «simboli» i suoi personaggi. È un messaggio chiaro, quello uscito dal...
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Ma «Gomorra», come ha precisato Marco Palvetti (Salvatore Conte nella serie), non è solo la rappresentazione del male: «I ragazzi hanno invece saputo riconoscerne la qualità, la nostra onestà nel rappresentare una realtà che va oltre la serie. Tra di noi non c'è nessun personaggio positivo. Un uomo che uccide la moglie o uccide un bambino è un uomo già morto». In poche parole: «Gomorra esiste perché c'è la camorra, non il contrario» ha concluso Palvetti. Ad esortare i ragazzi a non idolatrare i personaggi del telefilm ha pensato Cristina Donadio (Scianel): «Non si meritano i vostri selfie, sono il male. Considerateci dei fumetti, non degli eroi». Nel cast c'è chi come Carmine Monaco (o'Track nella serie) ha toccato con mano le storie messe in scena: «Io vengo dai Quartieri Spagnoli e certe situazioni raccontate nella serie le ho viste, qualche amico mio che ha sbagliato' le ha pure vissute.
Il Mattino