Gigi D'Alessio e la festa scudetto del Napoli: «Avevo già chiamato 15 cantanti, poi non s'è capito più nulla»

Il cantante napoletano è intervenuto in diretta a Radio Marte nel programma di Gianni Simioli “La Radiazza”

Gigi D'Alessio in concerto a piazza Plebiscito
Gigi D'Alessio è stato ospite in studio a Radio Marte nel corso de “La Radiazza” (per l'evento “AperiGigi”) condotta da Gianni Simioli. Il...

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Gigi D'Alessio è stato ospite in studio a Radio Marte nel corso de “La Radiazza” (per l'evento “AperiGigi”) condotta da Gianni Simioli. Il celebre artista e cantautore ha voluto chiarire la vicenda relativa alla festa scudetto del Napoli, dopo qualche voce fuori controllo che lo voleva poco disponibile per via delle coincidenza di date con i suoi concerti in Piazza del Plebiscito previsti agli inizi di giugno.

«Stavo mettendo in piedi - ha dichiarato Gigi D'Alessio - una festa per Napoli con tutti gli artisti partenopei. Il palco era già disponibile, ma poi ci sono stati dei cambiamenti: Aurelio De Laurentiis è unico. Volevo intitolare la festa del 4 giugno Tutti i napoletani”, invitare i cantanti partenopei, con ingresso gratuito, sarebbe stata una festa. Ho fatto 10 riunioni, De Laurentiis voleva l’internazionalizzazione di Napoli: questo comporta far venire artisti stranieri che, secondo me, non hanno nulla a che fare con la nostra cittàSul palco, oltre ai calciatori, ci devono essere tutti quelli che rappresentano la musica di Napoli».

«Avevo messo il palco a disposizione perché non volevo pesare, del resto sono costi importanti per le istituzioni. Era tutto già pronto. Da quel momento però non si è capito più nulla. Ho detto ad Aurelio che ero pronto a dargli il mio palco, avrebbe dovuto solo pagare le maestranze. Di recente ho ribadito al presidente che la festa è dei napoletani. Avevo già invitato 15 cantanti, avevo già parlato con loro, ma non ho avuto, per ora, nessuna autorizzazione. Comunque il 4 giugno dovrei essere al Maradona”, De Laurentiis mi ha invitato. Sarò in tribuna, a cantare persino negli spogliatoi o dove vogliono, perchè sono troppo felice per lo scudetto del Napoli e per la mia città». 

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Il Mattino