Gina Lollobrigida choc: «A 18 anni fui violentata da un calciatore della Lazio, ero vergine»

Gina Lollobrigida choc: «A 18 anni fui violentata da un calciatore della Lazio, ero vergine»
Una rivelazione agghiacciante, a oltre 70 anni di distanza, quella di Gina Lollobrigida. L'attrice, 90 anni, aveva infatti confessato, qualche mese fa, durante la trasmissione...

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Una rivelazione agghiacciante, a oltre 70 anni di distanza, quella di Gina Lollobrigida. L'attrice, 90 anni, aveva infatti confessato, qualche mese fa, durante la trasmissione Porta a Porta, di essere stata vittima di due violenze sessuali nel corso della propria vita. Oggi, però, ha raccontato che la prima fu quando aveva 18 anni ed era ancora vergine: «Fu un calciatore della Lazio a violentarmi».




Dopo tutto questo tempo, la celebre attrice nativa di Subiaco ha deciso di raccontare quel doloroso episodio in un'intervista a Azzurra Noemi Barbuto per Libero: «Avevo conosciuto quell'affascinante calciatore quando ero ancora adolescente, lui mi corteggiava ma venni a sapere che era fidanzato e così, per dignità, decisi di non vederlo più anche se provavo qualcosa per lui. Quando avevo 18 anni, però, lo incontrai di nuovo per caso, alla fermata dell'autobus dopo essere uscita da scuola, e lui mi invitò a una festa».

Una volta arrivata a casa del calciatore, però, la giovanissima Gina Lollobrigida non aveva trovato alcun invitato: «Mi disse che i suoi amici sarebbero arrivati a breve, iniziò a farmi bere e da quel momento non ricordo più nulla di quella sera. Mi sono svegliata la mattina dopo, completamente nuda, sul suo letto. Rimasi frastornata per diversi giorni, solo in seguito realizzai che ero stata violentata, e all'epoca ero ancora vergine». Un ricordo che fa male e che, per questo, l'attrice ha sempre cercato di rimuovere: «Volli andare avanti e dimenticare, ma mi sono sempre portata questa vergogna come un bagaglio pesantissimo, difficile da ignorare. Mi sentivo distrutta e mi sposai in fretta con quello che fu mio marito per superare il trauma, non per amore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino