La notizia è che il film più visto al cinema non è un film. Prima ancora della messa in onda tv (domani alle 21.15 su Sky Atlantic), l'attesa terza...
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Nella fanfara dell'ennesimo successo, la nota stonata ce la mette Gianfranco Gallo, attore di teatro, cinema e tv che con un acuto polemico su Facebook tuona contro l'organizzazione della presentazione alla stampa di lunedì scorso a Roma. Il suo puntuto post comincia con un promettente «Ehi tu, Sky» e prosegue con quindici righe di orgoglioso sfogo. «La giornata organizzata per Gomorra 3 è stata per me in qualche modo allucinante - esordisce -. Vengo invitato tra i protagonisti fin dalla mattina, ma io ed altri due veniamo messi in prima fila e non ci viene nemmeno concesso di poter intervenire, mentre gli altri sono sul palco», racconta Gallo, che per il secondo anno è don Giuseppe Avitabile, suocero di Genny Savastano. «Ma la sera si superano: Red Carpet per sei e poi, arrivati in sala, io con gli altri due lebbrosi veniamo fatti accomodare in settima fila, ma laterale. Ancora una volta, senza essere citati. Quando è iniziata la proiezione, mi sono alzato dalla sala e sono uscito davanti a tutti», racconta. «Per carità, capisco che i due protagonisti debbano avere tutte le luci su di loro, che le due donne debbano avere pari dignità e che i due giovani che entreranno in scena nelle prossime puntate vadano pompati, essendo sconosciuti. Ma si poteva fare senza calpestare la mia carriera e il mio personaggio, che tra l'altro in questa serie cresce di importanza», dice Gallo a «Il Mattino». E aggiunge: «Ho vissuto una situazione surreale. E con me, Ivana Lotito e Fabio De Caro, che tra l'altro interpreta uno dei personaggi più amati dal pubblico, Malammore. Non voglio fare polemica, chiedo solo un minimo di rispetto».
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Il Mattino