La strage (per fiction) a un picciotto scomodo della ‘ndrangheta in un ristorante italiano di Colonia al ritmo dei kalashnikov evoca la strage (vera) avvenuta a Duisburg il...
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Si nota subito la mano di Roberto Saviano nella seconda stagione di “Gomorra”, la serie targata Sky, in onda da domani sera su Sky Atlantic HD e su Sky Cinema 1, presentata stamattina al Teatro dell’Opera di Roma in una conferenza stampa internazionale, cui hanno partecipato produttori (oltre alla pay-tv, Catleya, Fandango e e la tedesca Beta Film), i quattro registi coordinati da Stefano Sollima, gli sceneggiatori Stefano Bises e Leonardo Fasoli, gli attori Fortunato Cerlino, Marco D’Amore, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, le new entry Cristina Donadio e Cristiana Dell’Anna e, in un ruolo minore, Gianfranco Gallo. Preziosa la collaborazione della film Commission Regione Campania e di Gaetano Di Vaio, nel ruolo, come nella prima serie, di consulente per i dialoghi, in un napoletano ancora più stretto, e per i rapporti con i territori che hanno ospitato i set.
Lo stesso Saviano dal palcoscenico del Teatro dell’Opera spiega: “Nel raccontare Gomorra non possiamo prescindere dalla realtà. Ma ne prendiamo spunto per far comprendere al pubblico di tutto il mondo quali sono i meccanismi del potere malavitoso emancipandoci dalla retorica e da ogni giudizio morale. ‘Gomorra’ non denuncia ma descrive”. E poi: “L’obiettivo era sparigliare rispetto alle serie crime made in Usa, che non spiegano come si crea una piazza di spaccio, come si controlla una elezione comunale, come si pianifica una esecuzione”.
In questa epopea del male Napoli non esce sconfitta.
Il Mattino