Dopo quasi 10 anni di riprese, 8 stagioni e 5 Golden Globes vinti, Homeland arriva al suo epilogo: dal 9 marzo il lunedì alle 21.50 su Fox (112, Sky) andrà...
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Questo sarà il capitolo finale dell’adrenalinica saga con protagonista Claire Danes: la stagione precedente ha raccontato gli eventi legati agli sviluppi della politica contemporanea americana. Sono stati innumerevoli, infatti, i riferimenti alle relazioni fra gli Stati Uniti e la Russia, sotto il mandato del presidente Donald Trump. Anche in questa stagione non mancheranno i punti di contatto con la situazione geopolitica attuale, come hanno confermato i due attori protagonisti. Claire Danes da un lato ha detto che «Homeland affronta le contraddizioni e le ambiguità delle politiche internazionali attuali, e mai come stavolta azzarda un j'accuse contro la nostra amministrazione», mentre, a proposito degli agenti dell’intelligence, l’attore Mandy Patinkin ha dichiarato: «in questa stagione parliamo senza peli sulla lingua della guerra di Donald Trump contro la comunità dell'intelligence, che lui chiama un cancro contagioso».
La serie, infatti, racconta le vicende personali e professionali dell’agente della CIA Carrie Mathison (Claire Danes): la protagonista, nonostante l’imprevedibilità e l’instabilità derivanti dal suo disturbo bipolare, lavora senza paura e correndo molti rischi per sventare attacchi terroristici contro la sua nazione, gli Stati Uniti d’America.
Lo show-runner Alex Gansa ha detto «stavolta la storia è ancora più ampia rispetto alla stagione sette, torniamo allo spionaggio e al controspionaggio. Non ci sarà alcun paletto, nessun colpo proibito, ci giochiamo tutto». Nell’ultima stagione di Homeland verrà ripreso il tema centrale dei primi episodi: la lotta al terrorismo islamico in America sarà di nuovo al centro della narrazione, che si sposterà in Afghanistan. Saul (Mandy Patinkin), mentore della protagonista e ora consulente per la Sicurezza Nazionale, dovrà affrontare un difficile negoziato di pace con i Talebani e avrà bisogno dell’aiuto di Carrie, la cui conoscenza ed esperienza nel mondo musulmano possono essere fondamentali nella trattativa. Ma la brillante spia protagonista della serie è ancora profondamente turbata dai durissimi mesi di prigionia in Russia e nonostante il suo corpo si sia ripreso completamente, la sua mente è ancora tormentata dagli incubi. Carrie sembra aver fallito un test del poligrafo mentre cercava di ottenere di nuovo la sua abilitazione come agente della CIA: nell’ultima stagione si scoprirà dunque se lei a sua volta ha tradito la sua nazione ed è diventata complice dei nemici russi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino