Anche i meccanismi della paura possono cambiare nel tempo; o quantomeno, possono evolversi le modalità e i linguaggi per narrarli. È anche da qui –...
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Inaugurata la scorsa settimana all’Asilo, dove torna questo giovedì 18 (alle 18 e alle 20.30, a vico Maffei 4; informazioni su sito e pagina Fb) per andare avanti sino all’8 febbraio, presenta film che sono “ciascuno il racconto di una maledizione, di uno stregamento di corpi e anime soggiogate da forze superiori”.
E infatti, veniamo subito alla proiezione in programma: sullo schermo ci sarà “Pulse” di Kiyoshi Kurosawa – avvenimenti misteriosi, un fantasma, l’inquietante confondersi del mondo dei morti con quello dei vivi nulla tolgono al profondo e impietoso realismo dell’analisi dell’autore sul mondo e sull’umanità contemporanei. La solitudine viene dunque indicata come il male e la condanna di questo tempo.
Il ciclo prosegue poi con “il romanticismo di Francis Ford Coppola, il coming of age di Tomas Alfredson, la radicalità assoluta di Abel Ferrara” – e così con i seguenti titoli: il 25 gennaio Coppola affida alla pellicola sperimentale “Twixt” la propria storia: un terribile omicidio probabilmente legato ai vampiri, una vecchia strage, un avvitarsi degli eventi condurranno il protagonista – uno scrittore di horror – a dover fare i conti anche con i fantasmi del proprio passato. Il 31 gennaio sarà la volta di “Lasciami entrare” di Tomas Alfredson, mentre l’8 febbraio si chiude con “The addiction” di Abel Ferrara.
Le proiezioni sono tutte in lingua originale con sottotitoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino