Hulu lancia la serie su Tyson. E il pugile si infuria: «Non mi hanno pagato, mi trattano come un n***o all'asta»

Mike Tyson contro Hulu. La piattaforma televisiva con sede a Los Angeles sta per lanciare "Mike", serie tv sulla vita del pugile, ma il protagonista non approva e passa...

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Mike Tyson contro Hulu. La piattaforma televisiva con sede a Los Angeles sta per lanciare "Mike", serie tv sulla vita del pugile, ma il protagonista non approva e passa all'attacco: «Hanno rubato la storia della mia vita e non mi hanno pagato. Per i dirigenti di Hulu sono solo un n***o che possono vendere all’asta», ha scritto sui social. 

 

 

L'accusa di Tyson

Mike Tyson si è scagliato contro Hulu, che ha realizzato una serie biografica senza riconoscere i diritti economici al pugile americano. «Non lasciatevi ingannare da Hulu. Non appoggio la loro storia sulla mia vita. Non è il 1822. È il 2022», dice Tyson su Instagram. «Hulu è la versione streaming dello schiavista. Hanno rubato la mia storia e non mi hanno pagato», ha aggiunto. Il post è arrivato subito dopo l'elogio a Dana White, numero uno della UFC (la più importante lega delle arti marziali miste), per non aver appoggiato Hulu ed essersi rifiutato di promuovere la serie. «Lui ha rifiutato perché onora l’amicizia e tratta le persone con dignità. Non dimenticherò mai quello che ha fatto per me così come non dimenticherò mai quello che Hulu mi ha rubato», ha scritto. 

 

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La versione di Hulu

A parlare per la piattaforma televisiva è stata la produttrice Karin Gist: «Volevamo solo raccontare una storia imparziale e lasciare che fosse il pubblico a decidere cosa pensare o sentire - le sue parole -. Sfidare ciò che le persone pensano di sapere su Mike e sperare che escano dalla serie con qualcosa di diverso su cui riflettere. Che vi piaccia o lo odiate, la storia vi fa interrogare su quanto la società sia stata complice. Questa era l’intenzione, questa era la stella polare della stanza degli sceneggiatori mentre creavamo le storie», ha chiosato. L'attacco di Tyson a Hulu non è una novità. L'ex pugile aveva già criticato la casa di produzione nel 2021, quando era stato annunciato il progetto. 

 

 

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Il Mattino